Sono state «prove olfattometriche realizzate alla presenza di Arpa» quelle condotte martedì mattina alla Asfalti Brianza di Concorezzo: lo spiegano dalla Provincia, precisando che l’impianto per il momento resta chiuso e confermando che la conferenza dei servizi convocata per il 17 novembre a causa dell’aggravarsi della situazione sanitaria è stata rimandata a data da destinarsi.
Quello che resta, nel limbo generato dall’ennesimo rinvio, è la mobilitazione dei comitati di quartiere e dei residenti che da anni si battono per la chiusura dell’impianto che produce bitume e che con le sue emissioni ammorba i residenti di quattro comuni.
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Martedì mattina, sul gruppo Whatsapp dedicato, la discussione si è riaccesa, così come si sono subito moltiplicate le segnalazioni relative alle emissioni, che il comitato di quartiere di Sant’Albino sta raccogliendo ormai da anni.
«Oggi – scrivono martedì sera – tra le 11 e le 14, in corrispondenza degli orari in cui l’azienda ha svolto i test, abbiamo raccolto 28 segnalazioni: continuate a far girare il modulo», disponibile anche sul blog del comitato, e «ad avvisare le forze dell’ordine».
Le segnalazioni di questa settimana andranno ad aggiungersi alle altre mille, circa, raccolte tra il 2019 e quest’anno: «Asfalti Brianza non ha modificato nulla dell’impianto – scrivono ancora sul blog – Ha solo installato dei nebulizzatori che dovrebbero ridurre le puzze».
Ma a i residenti, più che i cattivi odori, importano gli inquinanti contenuti in quelle emissioni. E le loro conseguenze sulla salute di tutti.