Nova porta la Tasi al massimo consentito dalla legge, in più si aggiunge il problema dei circa 150 bollettini sbagliati inviati a casa, e in consiglio comunale scoppia la protesta. Una protesta silenziosa, controllata senza problemi da carabinieri e vigili presenti alla seduta consiliare di ieri sera, ma culminata nella presenza di decine di concittadini scontenti tra il pubblico.
Non sono mancate le frasi ironiche, gli applausi sarcastici e qualche malumore espresso ad alta voce. Ma per il resto, la bagarre annunciata con il tam tam via internet per tutto il pomeriggio, non c’è stata. La tassazione al massimo è confermata, ma l’assessore al Bilancio Fabrizio Pagani ha anche voluto sottolineare come i recenti, ulteriori tagli dei trasferimenti statali fatti da Roma abbiano imposto questa scelta.
Il dover reperire cifre per poter continuare a mantenere alti standard dei servizi sociali non ha lasciato scelta a Nova, un Comune recentemente inserito dal Sole 24Ore tra i 50 a rischio default della Lombardia. L’evento preparato mediaticamente soprattutto dai tipi del Movimento 5 Stelle si è sgonfiato, tra l’altro, anche per il tema introdotto dal portavoce della minoranza di centrodestra che ha rivelato che una delle imprese inadempienti nei confronti del Comune è domiciliata presso lo studio professionale del vicesindaco.
Una notizia decisamente più fresca rispetto alla Tasi, decisa già a luglio e oggi arrivata solo al momento delle scadenze id pagamento. In questo scenario, l’intento encomiabile di mandare i bollettini di pagamento della Tassa sui servizi indivisibili direttamente a casa dei contribuenti rischia di venire vanificato dagli errori nei calcoli. Per il momento i cittadini tornati in municipio sventolando sotto il naso degli impiegati la cifra sbagliata sono circa l’1%, una percentuale che comincia a farsi consistente visto che molti sono i novesi che in questi giorni si stanno sottoponendo comunque a riconteggio per evitare di pagare più del dovuto.