Nova, nuova vita per il Castelletto con un murale speciale

La struttura di piazza Fedeli a Nova è stata rinnovata coinvolgendo i ragazzi delle scuole.

Nuova vita per il “Castelletto”, così viene chiamata la struttura che caratterizza la piazza Fedeli a Nova. Un edificio in mattoni con un camminamento sopraelevato, luogo di ritrovo dei ragazzi. Un luogo mai valorizzato, come la piazza dedicata all’ex sindaco. Un primo passo è stato compiuto: è stato realizzato un murale. Un murale speciale, “partecipato” e, per questo, dalla forte valenza sociale. Progettato da due esperti di arte urbana come Francesco Muti e Simone Pallotta, ha visto il coinvolgimento dei ragazzi delle scuole secondarie di primo grado “Giovanni XXIII” e “Segantini” oltre che degli stessi “ragazzi del Castelletto” come amano definirsi loro stessi, primi fruitori della struttura.

Nova, nuova vita per il Castelletto con la Fondazione Rossi

L’iniziativa è stata promossa della Fondazione Rossi, guidata da Luigi Rossi e inserita nell’ambito del progetto Innovamenti, sostenuto dalla Fondazione di Monza e Brianza e proposta tra le attività del progetto Gio.I.A. Sabato pomeriggio, sfidando l’ennesimo temporale, l’inaugurazione. «Con questo murale – ha sottolineato l’assessore alla cultura e alla pubblica istruzione Irene Zappalà completiamo la prima opera di rigenerazione urbana del territorio alla quale hanno collaborato anche i ragazzi delle scuole cittadine».

Nova, nuova vita per il Castelletto e il taglio del nastro

Presenti all’inaugurazione anche alcune insegnanti e le referenti del servizio affidi del Consorzio Desio e Brianza. Un murale realizzato sul fronte che si affaccia verso la piazza Fedeli con quattro tonalità del verde che si alternano con figure geometriche calibrate accuratamente. Sui due lati campeggiano due grandi scritte “Rispetto” e “Libertà” scelte dai ragazzi delle medie e realizzate in modo da poterle leggere per intero ad una giusta distanza prospettica grazie anche le porzioni di lettere dipinte sule colonne che sostengono il pergolato. L’altra facciata è rimasta nella versione originale a mattoni, troppo rovinata perché troppo esposta alle intemperie. Ma, mai dire mai.