Tentativi di truffa dello specchietto nella zona al confine tra Muggiò e Nova Milanese. In una settimana sono state quattro le segnalazioni giunte a Federconsumatori da parte di persone che hanno riportato di essere state avvicinate da malintenzionati, mentre erano alla guida della propria auto. Persone che si sono accorte dell’inganno e sono riuscite a non farsi estorcere denaro, ma altre potrebbero essere state raggirate. La dinamica utilizzata è uguale in tutti i racconti: una persona sta guidando, la vettura è colpita da un sassolino che provoca un rumore, uno stratagemma per far credere all’automobilista di aver causato un lieve incidente.
A questo punto la vittima è affiancata dal truffatore che mostra lo specchietto rotto e chiede dei soldi per riparare il finto danno. “Un pensionato ha raccontato di non aver sentito alcun rumore, ma di essere stato seguito e affiancato da una macchina blu guidata da un uomo italiano di circa 40 anni che sosteneva di aver subito la rottura dello specchietto. Quando l’anziano ha proposto di chiamare i vigili, il truffatore ha fatto retromarcia ed è scappato – ha detto Alessandro Cherubin, presidente di Federconsumatori di Monza e Brianza che ha raccolto le testimonianze -. Un’altra segnalazione è arrivata da un trentenne che ha riportato di essere stato avvicinato in un parcheggio da un uomo di mezza età, italiano, con la stessa scusa dello specchietto urtato e rotto. Alla proposta del giovane di fare la constatazione amichevole, l’uomo prima ha finto di telefonare a un carrozziere e poi ha chiesto 50 euro per risolvere la questione senza l’intervento dell’assicurazione. A quel punto il trentenne si è accorto del tranello e il truffatore si è allontanato”.
Le vittime scelte erano in tutti i casi automobilisti soli, quindi più vulnerabili, uomini e donne, di età diversa. I tentativi di truffa sono avvenuti di giorno, alcuni al mattino prima delle 9 cercando di sfruttare la fretta di chi deve recarsi al lavoro. Gli episodi hanno avuto luogo tra via Italia a Muggiò a via Macciantelli a Nova Milanese, su strade battute ma non eccessivamente trafficate. “In genere si focalizzano in un’area per un periodo, cercano di ricavare il più possibile e poi si spostano in un’altra zona – prosegue Cherubin – . Qualora si incontrassero questi impostori, davanti alla richiesta di denaro il consiglio è proporre loro di chiamare i vigili, prendere il numero di targa e se si riesce fare una foto dell’automobile. Rivolgersi poi alle forze dell’ordine per denunciare l’accaduto”.