Non ci sono soldi per la stazione Monza Est, il quartiere si mobilita

La fermata Monza Est è “strategica” ma non ci sono i soldi per realizzarla. Il quartiere deluso si mobilita.
Monza Viale Liberta
Monza Viale Liberta Fabrizio Radaelli

È sempre più un treno chiamato desiderio quello che dovrebbe fermarsi per raccogliere e far scendere i passeggeri nel quartiere Libertà.

Non ci sono soldi per la stazione Monza Est: doccia fredda dal consiglio regionale

L’ennesima doccia fredda è stata data dal consiglio regionale che, pur ritenendo la fermata Monza Est “strategica” (lo ha confermato l’assessora alle infrastrutture e opere pubbliche Claudia Terzi) ha ammesso che mancano le risorse per completare il finanziamento per questa opera, una sorta di metropolitana di superficie, utile non solo per i cittadini monzesi, ma strategica per l’intera Brianza.

A chiedere lumi in proposito era stato il consigliere regionale Pd brianzolo Gigi Ponti.

Non ci sono soldi per la stazione Monza Est: ma il quartiere non ci sta

I residenti, delusi, non intendono, però, arrendersi. La consulta ha in mente di organizzare a breve un’assemblea pubblica per esprimere la volontà del quartiere ad ottenere l’agognata stazioncina.
«Siamo ancora in fase organizzativa – precisa il coordinatore della consulta Libertà, Valter Artellima vorremmo invitare i rappresentanti del territorio, anche coloro che erano in carica quando si era iniziato a parlare della fermata».

Tra i cittadini c’è chi vede ancora buoni margini di intervento e chiede al quartiere e all’intera città di mobilitarsi. «Regione Lombardia mi sembra in contraddizione – sottolinea Giovanni Vergani, cittadino attivo – dice che la Monza Est è un’opera strategica e poi non ci mette nemmeno un euro. Serve fare sentire la nostra voce. Altrimenti sarà impossibile realizzare la fermata entro fine 2024 come previsto dall’accordo siglato da Regione Lombardia con il Comune di Monza».

Ma non manca chi alla delusione associa la rassegnazione. «Temo che ci abbiano fatto solo vane promesse – sussurra qualcuno – la risposta della Regione fa capire che al momento mancano le buone intenzioni. I costi nel tempo sono lievitati e i soldi non ci sono. Se le cose non cambiano, e sarà molto difficile, avremo a che fare con l’ennesima opera incompiuta».