Qualcuno che crede nel riscatto di corso Milano a Monza c’è ancora: è Andrea Carpani, alla guida, con la famiglia, dello storico negozio di calzature Cereda. Era stato proprio lui, qualche mese fa, a chiedere all’amministrazione comunale di intervenire per mettere a punto una serie di cambiamenti che avrebbero potuto migliorare le condizioni di corso Milano, tra cui una maggiore illuminazione, una migliore cura del verde e la chiusura, dal livello della strada, dei due sottopassi pedonali che portano alla stazione, ricettacolo di attività di spaccio e di consumo di sostanze, oltre che latrina a cielo (quasi) aperto.
Monza: l’assessore alla Sicurezza e “l’attenzione costante”
Tra i due, a preoccupare maggiormente è il sottopasso che porta ai giardini di via Arosio. Chi scende le scale si imbatte in foglietti di carta stagnola bruciacchiati al centro: uno, due, cinque, una dozzina ammucchiati gli uni agli altri, gettati a terra dopo essere stati usati per fumare l’eroina.
«La chiusura del sottopasso sembra ormai indifferibile: ci stiamo ragionando con urgenza – risponde l’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia – Corso Milano, via Gramsci e via Cavour rappresentano uno degli obiettivi primari di prevenzione e di contrasto all’illegalità. Gli interventi sono definiti in maniera puntuale e ragionata con la collaborazione delle forze dell’ordine: l’attenzione sull’area è costante».
Monza: l’appello del commerciante che non si arrende
Azioni sul piano della sicurezza però, da sole, non bastano: il rilancio di una delle strade di accesso al centro storico e del suo commercio, aveva ribadito, e ribadisce ancora oggi Carpani, deve ripartire dallo stesso corso, dai suoi negozianti, ma con il supporto dell’amministrazione comunale: «Abbiamo tanti clienti affezionati e noi resistiamo per loro. Nonostante le difficoltà, siamo convinti del potenziale di corso Milano e per questo abbiamo cercato un confronto con gli uffici del Comune. Al primo incontro, però, non ne hanno fatto seguito altri: noi siamo a disposizione».
Monza: l’assessore al Commercio
«Stiamo valutando se e come risolvere alcune delle problematiche puntuali segnalate dagli esercenti – risponde l’assessore al Commercio e alle Attività produttive Carlo Abbà – Oltre a questo, però, credo possa avere molto valore un confronto di ampio respiro con tutte le realtà interessate alla rinascita di corso Milano, così da definire insieme, in maniera partecipata, nuove iniziative anche a lungo termine. È un metodo di lavoro che abbiamo iniziato a sperimentare in altri quartieri e sta dando buoni risultati. Nella nostra città ogni strada rappresenta una realtà a sé stante: per questo è fondamentale definire interventi quanto più possibile personalizzati».