Monza, l’appello del commerciante storico per corso Milano

Un commerciante storico invita la nuova giunta Pilotto a trascorrere qualche tempo in corso Milano che "ha bisogno di cure e attenzioni".
Monza corso Milano
Monza corso Milano

È un invito a trascorrere qualche tempo in corso Milano a Monza quello che la famiglia Carpani rivolge ai membri del nuovo esecutivo Pilotto: «Questa strada ha bisogno di cure e di attenzioni: ci lavoriamo da tanti anni – spiegano i proprietari dello storico negozio di calzature Ceredae con qualche accortezza in più siamo sicuri possa trasformarsi nel giusto biglietto da visita per chi arriva in città dalla stazione e da corso Milano».

Monza, l’appello per corso Milano: l’elenco delle priorità

L’elenco è dettagliato e minuzioso e passa dai cestini, che andrebbero aumentati di numero e sostituiti con altri più capienti, alla necessità di interventi più frequenti a cura degli operatori ecologici – «al mattino siamo noi esercenti a tirare a lucido i marciapiedi».

L’illuminazione sarebbe «da potenziare, per evitare che a una certa ora siano solo le insegne dei negozi a fare luce» e anche il verde avrebbe bisogno di una manutenzione più costante. Per evitare assembramenti «si potrebbe pensare di spostare di qualche decina di metri una delle due fermate dei pullman: passano tante linee da corso Milano e le code che si creano intralciano il passaggio».

Monza, l’appello per corso Milano: un capitolo per la sicurezza

Capitolo a parte quello dedicato alla sicurezza: «Anche se ora i balordi si ritrovano principalmente alla fontana di via Italia, qualche controllo in più da parte delle forze dell’ordine non guasterebbe certo. E poi bisognerebbe risolvere una volta per tutte la questione dei due sottopassi: ora non si possono attraversare perché chiusi dalle grate, ma gli sbandati scendono comunque sotto al livello della strada per spacciare e per drogarsi», come testimoniano le siringhe che fanno capolino tra le sbarre.

«Amiamo la nostra città e desideriamo possa mostrarsi al meglio, soprattutto ora: dopo gli anni difficili di pandemia, ci sentiamo più vicini che mai a una vera ripresa».