Il terremoto giudiziario che ha investito Seregno, con l’arresto per corruzione del sindaco Edoardo Mazza, ha provocato le dimissioni in massa dei consiglieri comunali, che giovedì 28 settembre hanno così posto termine, dopo soli due anni e tre mesi, alla legislatura che era iniziata nell’estate del 2015.

Dopo che la Lega Nord aveva rotto gli indugi la sera precedente, mercoledì, ufficializzando tramite il vicesindaco uscente Giacinto Mariani il suo passo indietro, a cascata si sono accodate tutte le forze di maggioranza, con l’eccezione per ora della civica Amare Seregno, in fase di riflessione.

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«Dispiacere e rammarico, ma per onestà intellettuale non c’erano più i presupposti per prosecuzione mandato», ha detto il capogruppo di Forza Italia Giuseppe Azzarello.

«Grandissima delusione» ha commentato il capogruppo della Lega nord Edoardo Trezzi. «Le dimissioni sono un atto dovuto, mi sarei aspettato anche quelle del signor sindaco ma ad oggi non sono ancora arrivate», ha commentato duro William Viganò. capogruppo del Partito democratico e candidato sindaco alle scorse elezioni.