Nata all’ospedale di Desio la piccola Nika, sua mamma è fuggita dall’Ucraina in guerra

È nata in Brianza, nella sala parto di via Mazzini, la prima bimba di madre ucraina fuggita dall’invasione russa. Il marito di Tetiana, ha vissuto la nascita della propria figlia dall’Ucraina attraverso un collegamento web.
L'equipe dell'ospedale di Desio, Giulia Quattrocchi (pediadtra),Elena Cattaneo (Ostretica), la neo mamma, Alessandro Villa (pediatra), Armando Pintucci (ginecologo), Alessandra Cesana( infermiera nido)
L’equipe dell’ospedale di Desio, Giulia Quattrocchi (pediadtra),Elena Cattaneo (Ostretica), la neo mamma, Alessandro Villa (pediatra), Armando Pintucci (ginecologo), Alessandra Cesana( infermiera nido) Paolo Volonterio

Un altro piccolo primato ha contrassegnato l’ospedale Pio XI di Desio. E’ nata in Brianza, nella sala parto di via Mazzini, la prima bimba di madre ucraina fuggita dall’invasione russa della sua Patria che sta causando orrore e distruzione. Un parto positivo e gioioso che apre alla speranza. La bimba si chiama Nika Zakharov, di 2,570 chili, l’ha data alla luce Tetiana Zakharova, venerdì 18 marzo alle 4.54. La signora era fuggita da un piccolo paese al confine con la Romania, lasciando il marito, a cui non è permesso lasciare i confini patri. Era arrivata a Desio mercoledì 9 marzo col suo primogenito Alexander di un anno e mezzo, dove vive e lavora sua madre desiana da moltissimi anni. In Ucraina il marito di Tetiana, ha vissuto la nascita della propria figlia attraverso un collegamento web, dove in sala parto c’erano il ginecologo Gianluigi Parenti, l’ostetrica Chiarina Lanni e la pediatra Ilaria Bottino. «Il parto è stato fisiologico , mamma e bambina stanno bene, per la soddisfazione del papà anche se leggermente velato di rammarico per non poter prendere il braccio il suo figlio» ha aggiunto il ginecologo dottor Armando Pintucci.

L’equipe di ostetricia – ginecologia e neonatologia di Desio si contraddistingue ancora per la sua dedizione ed attenzione non solo alla nascita fisiologica, sono circa 1.100 i nati nel 2021, con solo il 16% di tagli cesarei, e 20% di travaglio- parti in acqua, ma anche al sostegno delle difficoltà e presa in carico della diade mamma-bambino.