C’è davvero un tocco magico nella capacità di far vivere a tanti bambini e ragazzi un difficile presente con il sorriso e con lo sguardo proiettato oltre la malattia. Ed è quella alchimia generosa e vitale che può nascere solo dal desiderio di ricordare sempre, nei gesti e nelle parole, chi non ci cammina più accanto. Un’alchimia creata da Bill Niada ed Emilia Sada, che hanno accolto come una missione il desiderio di Clementina, la loro piccola figlia che non ce l’ha fatta a resistere alla malattia. Proprio attraverso la Fondazione a lei dedicata, hanno iniziato a creare “magiche esperienze” in grado di regalare spensieratezza ai bimbi malati e alle loro famiglie. Fu proprio Clementina a chiedere espressamente ai suoi genitori di continuare a fare per i bambini malati ciò che loro avevano fatto per lei.
Gite, concerti, eventi speciali, ma anche laboratori in ospedale di vario genere: la “magia” di Clementina ha fatto davvero tanto. La Fondazione organizza tutto ciò che può contribuire a mantenere la serenità che un bambino merita, anche durante una grave malattia. È così che l’associazione è divenuta il veicolo per portare in una quotidianità fatta di esami, reparti d’ospedale, speranze altalenanti, sofferenze e isolamento, l’eccezionale normalità. Una testarda volontà di donare ai bambini malati svago e divertimento. Perché proprio quando la malattia strappa via le giornate ordinarie, chissà, forse anche noiose, è necessario fare qualcosa di straordinario per ritrovare una quotidianità nuova, ma sopportabile.
Figuriamoci poi se i malati sono adolescenti e la loro naturale voglia di ribellione, di “rottura”, si scontra con le inevitabili costrizioni di una malattia, con i limiti di un fisico condizionato dalle cure e le imposizioni necessarie per le terapie. Nasce proprio da qui l’ultimo dei progetti di Magica Cleme: una web radio in ospedale.
«Ci siamo chiesti – spiega Emilia Sada – come poter creare un gruppo affiatato tra i ragazzi, invogliati così a prendere parte più frequentemente alle nostre proposte di svago».
Un contatto con alcuni ex dj e tecnici di Radio Montecarlo, una serie di incontri con i ragazzi interessati, (non tutti possono esservi sempre, dipende dai controlli, dalle cure, da chi in quel momento sta meglio), un mini-corso, con aperitivo finale e si va online. Una stanza da insonorizzare è già stata individuata negli spazi dell’ospedale. Mancano alcuni lavori, ma subito dopo la ripresa delle attività di settembre ci vorrà poco per allestirla. Qualche altra giornata per conoscersi meglio, tra tutti i ragazzi e gli attori coinvolti, e “l’on-air” sarà ancora più vicino. Manca solo il nome, dunque? Nemmeno per sogno: “We are incredible”. Un nome scelto con un percorso fatto con Filippo Willow, artista che ha ideato con i ragazzi anche il logo, in tre mattine fatte di tante idee e qualche ben riuscito disegno. La partenza della prima trasmissione?
«Speriamo proprio di essere pronti prima di Natale – conclude Emilia Sada. – le frequenze ci sono già, ma ora a farla partire nel concreto saranno solo i nostri ragazzi».