In origine fu il Fondo Hope, oggi è il Fondo Speranza. Ed è questa la chiave per comprendere il nuovo strumento di “solidarietà territoriale” attivato per rispondere alle urgenze di chi si trova in situazioni di fragilità. Anche per affrontare con tempestività il nuovo panorama d’emergenza economica delineato dalle conseguenze della pandemia, uno strumento nato nel 2014 (il fondo Hope, appunto) a sostegno delle persone straniere richiedenti asilo, è infatti divenuto modello per potersi ora rivolgere a tutti, italiani e stranieri. Casa, lavoro, integrazione gli ambiti di un fondo di solidarietà dedicato a chi si trova in maggiore difficoltà, fragile per motivi personali o di contesto. Il comitato promotore, che ha lavorato nell’anno della pandemia per definire il progetto, è costituito da Rete Bonvena, Cgil Monza e Brianza, Cisl Monza Brianza Lecco, Uil Monza e Brianza, Caritas zona pastorale V, Csv Monza Lecco Sondrio e Fondazione della Comunità di Monza e Brianza onlus. Si sono uniti come partner Apa Confartigianato Imprese Milano – Monza e Brianza, Confcooperative Milano, Lodi, Monza e Brianza, il Forum provinciale del Terzo Settore, Legacoop Lombardia e Unione Artigiani Milano e Monza e Brianza.Il Fondo gode inoltre del patrocinio istituzionale della Provincia di Monza e Brianza, del Consiglio di rappresentanza dei sindaci di Ats Brianza e del Tavolo di sistema del Welfare.
Istituito in Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, che ne coordina il Comitato di gestione, il fondo può già contare su un capitale di 50mila euro ma si pone subito come obiettivo la raccolta di ulteriori risorse da parte di enti, aziende, associazioni e cittadini. Sarà proprio il Comitato, già pronto a riunirsi a breve, a stabilire le regole di erogazione per i progetti proposti da associazioni ed enti non profit. Tre gli obiettivi che verranno presi in considerazione: percorsi di integrazione, formazione professionale e tirocini lavorativi, sostegno per l’autonomia abitativa. Il nuovo strumento fa dunque tesoro del bagaglio di collaborazioni ed esperienze nate da “Hope”, promosso a suo tempo per affrontare l’emergenza migranti dagli enti non profit che fanno capo alla Rete Bonvena. Quell’agire comune e tempestivo si rinnova anche ora, si estende e invita a nuove condivisioni. Un appello rimarcato da Luigi Losa, vicepresidente della Fondazione MB: «È necessario un nuovo apporto economico ma servono anche di idee nuove per una capacità di risposta sempre più efficace. Collaborare e creare sinergie con altri enti, associazioni e istituzioni rappresenta una delle modalità di lavoro a cui nell’ultimo periodo la Fondazione si sta dedicando». In 5 anni di Hope è stato erogato un milione e 300mila euro tra borse lavoro, corsi di formazione e sussidi per l’abitazione nonché buone uscite al termine delle misure di accoglienza a circa 2.000 richiedenti asilo. Gli obiettivi del nuovo Fondo guardano a questo e anche oltre.
«Per noi rappresentava un punto di orgoglio proseguire un’esperienza che aveva generato sul territorio ottimi frutti. Nonostante le difficoltà che tutte le imprese sociali stanno affrontando in questa fase, abbiamo voluto far tesoro dell’esperienza acquisita negli anni in cui il Fondo Hope è stato attivo», dichiarano Mario Riva del Consorzio Comunità Brianza, Giancarlo Brunato di Consorzio CS&L. Riccardo Mariani e Massimiliano Giacomello della cabina di regia RTI Bonvena parlano del nuovo strumento e dei suoi obiettivi come di una necessaria “carovana composita di attori” per rispondere ai bisogni delle persone. «Per problemi complicati servono relazioni inedite» sottolinea Lucio Farina di Csv Monza Lecco Sondrio- . I bisogni sono gli stessi ma ora ci sono contesti ancora più complessi» mentre Roberto D’Alessio, Forum terzo Settore rimarca un passaggio fondamentale: «É fondo privato che svolge una funzione pubblica e mostra l’intelligenza degli enti rispetto all’evolversi dalla situazione». Il tema del lavoro resta fondamentale, come dichiarato da Matteo Casiraghi, segretario Cgil MB e Annalisa Caron, Cisl MB: sarà una delle forti sfide del Fondo, anche con l’intento di dare continuità a formazione e tirocini.
Tutti possono contribuire al fondo attraverso una donazione tramite bonifico all’iban intestato alla Fondazione della Comunità MB IT03 Q05034 20408 000000029299 con causale “Fondo Speranza” o direttamente sul sito della Fondazione della Comunità MB a questo link. Per maggiori informazioni: segreteria@fondazionemonzabrianza.org.