Muggiò, quaranta lavoratori Ecis riceveranno il credito della “cassa”

Una boccata di ossigeno per i quaranta lavoratori di Ecis Group in cassa integrazione. Dopo una trattativa tra il Comune di Muggiò e la Banca Popolare di Bergamo, potranno finalmente riscuotere il credito di cassa integrazione.
I lavoratori della Ecis al primo sciopero,  il 20 settembre scorso.
I lavoratori della Ecis al primo sciopero, il 20 settembre scorso.

Una boccata di ossigeno per i quaranta lavoratori di Ecis Group in cassa integrazione. Dopo una trattativa tra il comune di Muggiò e la Banca Popolare di Bergamo, potranno finalmente riscuotere il credito di cassa integrazione. Ad oggi i lavoratori non hanno ancora preso i soldi né della cassa integrazione ordinaria aperta la scorsa primavera, né della successiva cassa integrazione straordinaria, né il saldo di due mensilità. I tempi dell’inps sono lunghi e l’azienda non anticipa l’indennità.

Da qui l’idea del sindaco Maria Fiorito e dell’assessore alle politiche del lavoro Michele Testa di contattare le banche cittadine per vedere se fosse possibile anticipare al cassintegrato le provvidenze e poi ottenere in un secondo tempo la cessione del credito dall’Inps alla banca. Le lettere alle banche sono state inviate lo scorso mese di luglio e finalmente si è attivato l’accordo con la Banca Popolare di Bergamo.

«Ringrazio la sensibilità della banca– ha affermato l’assessore Michele Testa- e la reattività con cui ha accolto il nostro appello, l’accordo con la banca è una misura temporanea. Occorre però capire come l’azienda che è leader sui mercati internazionali riesca ad avere una ripresa produttiva e una prospettiva occupazionale». I dipendenti possono rivolgersi direttamente allo sportello della Banca Popolare di Bergamo che è già operativa per l’anticipo di cassintegrazione.

Sindaco e assessore hanno anche incontrato il titolare di Ecis group lunedì scorso. «Ci siamo mossi con immediata reattività non solo per fissare un incontro, ma anche per studiare ipotesi concrete per il sostegno dei lavoratori disagiati, è stato un incontro positivo con Fortunato Branda e il suo avvocato – ha svelato Testa – l’imprenditore ha spiegato che ci sono dei settori produttivi che sono fermi perché non c’è produzione. I criteri con cui ha messo in cassa i dipendenti sono legati all’attività».

Attualmente i lavoratori in cassa integrazione sono una quarantina sui novanta rimasti, ma di fatto la cassa pesa solo su una parte di dipendenti non essendo stata applicata la rotazione. Il sindaco Fiorito e l’assessore hanno incontrato nel tardo pomeriggio di giovedì anche i sindacalisti Lorenzo Ballarini della Fim–Cisl e Marco Ferrari della Fiom Cgil e il sindaco di Nova Milanese dove Ecis Group ha un capannone. Un triangolo che si riproporrà questa settimana in Comune a Muggiò con il titolare di Ecis alla luce dell’udienza che l’azienda ha avuto in settimana con il commissario per il concordato preventivo.