Per i ladri sembra diventata una “moda”. Non si limitano a rubare sulle auto, ma tolgono tutto quello che possono, lasciando danni ingenti. Le prede sono tutte di grossa cilindrata: Audi, Bmw, Mercedes, suv o berline. Le parti più ambite sono i loro fari, i cavi elettrici, gli strumenti elettronici, le autoradio di nuova generazione, i navigatori satellitari, che vengono smontati con precisione estrema, pezzo per pezzo, quasi cannibalizzati, senza che nulla venga danneggiato, a parte ovviamente il finestrino in modo da potere aprire l’auto. I “cannibali”, questa volta, hanno colpito a Taccona, a Muggiò, pochi giorni prima di Natale, tra via Donizetti e via Bellini, dove hanno lasciato scarnificata un’Audi parcheggiata lungo la strada, ritrovata dal proprietario la mattina dopo con le orbite vuote, cannibalizzata: i cannibali si sono portati via i fari anteriori, l’equipaggiamento elettronico montato sulla plancia, oltre ai cavi elettrici, per un danno complessivo di 30 mila euro. Qualche giorno prima era toccato ad un Bmw, ma sui social network è stata segnalata anche una Q7, che è stata cannibalizzata pur trovandosi in box.
Episodi analoghi a quelli accaduti recentemente anche a Lissone, dove l’allarme è scattato in alcune zone della città sempre per auto “cannibalizzate” da ignoti per impossessarsi di navigatori o autoradio. Nelle ultime settimane, infatti, molti lissonesi avevano segnalato episodi di furti in auto parcheggiate in via Archimede, ma anche in via Porta, con macchine vandalizzate e furti di beni custoditi all’interno dei mezzi. Quello che sembra maggiormente collegato ai casi muggioresi, tuttavia, è l’episodio occorso ad un imprenditore di Erba, che un paio di sabati fa si era recato all’Uci Cinemas di Lissone con la famiglia. Dopo i titoli di coda, però, l’amara sorpresa: l’auto cannibalizzata nel parcheggio, con il finestrino in frantumi, il cruscotto distrutto, il navigatore rubato e 9 mila euro di danni.
Ma chi sono questi cannibali? Si tratterebbe di una gang di giovanissimi, che hanno già colpito anche a Lissone e in altri comuni limitrofi, che proprio qualche sera fa i carabinieri hanno pizzicato, mentre si trovavano in azione nella zona di via Santa Elisabetta, intenti a scarnificare un’altra auto: sarebbero tre o quattro persone, molto giovani, probabilmente stranieri, che si muovevano a piedi e che sono stati inseguiti prima di riuscire a fare perdere le proprie tracce. Tuttavia in mano alle forze dell’ordine qualche elemento in più adesso c’è, anche se non appare ancora molto chiaro su quale mercato finiscano i pezzi rubati, venduti come ricambi. Intanto i carabinieri hanno individuato i responsabili degli atti vandalici dello scorso ottobre in via De Gasperi, quando alcuni balordi erano saltati da un cofano all’altro, utilizzando poi delle chiavi o un cacciavite per sfrisare le carrozzerie e incidere svastiche naziste sui cofani: si tratta di due romeni, un diciottenne e un minorenne, che sono stati denunciati. Avrebbero agito per noia.