Le istituzioni, la politica, il mondo del volontario: sono numerosi i messaggi di cordoglio dall’Italia e dall’estero per la morte dell’ambasciatore italiano in Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio di Limbiate ucciso lunedì mattina in un attacco insieme a un carabiniere della scorta e all’autista.
Dopo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e al ministro Luigi Di Maio, profondo cordoglio è stato espresso dal presidente del consiglio Mario Draghi e dall’ex presidente del consiglio Paolo Gentiloni, ora commissario europeo per l’economia: «Terribile la notizia dell’uccisione dell’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista. Piangiamo con le loro famiglie» ha detto esprimendo solidarietà al ministeri degli Esteri e all’Arma dei Carabinieri.
Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni: «Sgomento e cordoglio per l’attentato al convoglio dell’ONU in cui hanno perso la vita un Carabiniere e l’Ambasciatore italiano nella Rep. Democratica Congo Luca Attanasio, di cui ricordiamo con gratitudine il supporto ad alcune nostre iniziative per l’infanzia».
«Sconvolti e addolorati dalla notizia della morte dell’Ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e di un carabiniere, rimasti uccisi in un attacco ad un convoglio ONU. Seguiamo con apprensione gli sviluppi e chiediamo al Governo di riferire il prima possibile in Parlamento», dice Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia).
Il collega di partito Guido Crosetto: «L’Ambasciatore Italiano in Congo, Luca Attanasio, ed un Carabiniere di 30 anni, (non conosco il nome) sono stati uccisi, durante un attacco al convoglio nel quale viaggiavano. Stavano lavorando per la missione umanitaria dell’ONU. Stavano servendo il loro Paese. Ci inchiniamo».
Beppe Sala, sindaco di Milano: «La città di Milano apprende con dolore la notizia dell’uccisione del giovane ambasciatore in Congo Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci. Il nostro cordoglio alle loro famiglie e un pensiero a chi rappresenta con coraggio e dedizione il nostro paese nel mondo».
Comune di Desio: «Cordoglio per la morte dell’Ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista. Luca Attanasio aveva un legame particolare con Desio, avendo frequentato il Liceo Majorana. Ci stringiamo alle loro famiglie, al Corpo Diplomatico e ai Carabinieri».
Il presidente della Regione Attilio Fontana: «Dolore e tristezza, il cordoglio della Regione e di tutti i lombardi giunga ai familiari di due vittime innocenti colpite barbaramente. Siamo vicini anche alle donne e agli uomini del Corpo diplomatico italiano e dell’Arma dei Carabinieri che, con dedizione e altissima professionalità, sono impegnati in ’complicate’ zone del mondo».
L’ex sottosegretaria al ministero degli Esteri, Patrizia Toia e il consigliere regionale Gigi Ponti (Partito democratico): «Esprimiamo cordoglio e vicinanza ai familiari dell’ambasciatore Luca Attanasio e di Vittorio Iacovacci, carabiniere della sua scorta, rimasti uccisi in un vile e terribile attentato ad un convoglio ONU nella zona del Congo Orientale. Proprio un anno fa, il giovane ambasciatore aveva ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace, per il suo costante impegno nei progetti umanitari, a sostegno delle persone più in difficoltà e per la sua passione sui temi della cooperazione internazionale. Per queste caratteristiche, oltre che per la sua serietà, godeva di grande stima e apprezzamento negli ambienti della diplomazia e della politica estera».
Marco Fumagalli, consigliere regionale del M5S Lombardia: «Apprendiamo con grande dispiacere della scomparsa dell’ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo, Luca Attanasio, del carabiniere Vittorio Iacovacci e dell’autista del convoglio sul quale viaggiavano. Ai loro familiari, conoscenti e amici esprimo le più sentite condoglianze. In questo momento triste un pensiero va anche a tutte le rappresentanze italiane all’estero che con grande spirito di sacrificio lavorano al servizio del nostro paese».
Massimiliano Capitanio, onorevole della Lega: «L’ambasciatore Attanasio e il carabiniere Iacovacci, caduti come martiri in Congo per un attacco terroristico, sono morti tenendo alto l’onore della nostra bandiera e i valori di libertà e democrazia che rappresenta. La Brianza piange un servitore dello Stato già Premio Nassirya per la Pace 2020. Un lutto che colpisce l’intera comunità che si stringe intorno alla famiglia, alla moglie e ai 3 figli del più giovane dei nostri diplomatici».
L’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia: «La Missione USA in Italia esprime profondo cordoglio per la tragica perdita dell’Ambasciatore Luca Attanasio, del Carabiniere Vittorio Iacovacci e del loro autista in Congo. Il loro lavoro e dedizione per la diplomazia nelle aree di crisi rimarranno un esempio per tutti noi».
Arancha Gonzaléz, ministro degli Esteri spagnola: «Solidarietà con la diplomazia italiana, la Farnesina e Luigi Di Maio, dopo il terribile omicidio dell’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio e un carabiniere durante un attacco a un convoglio dell’Onu nella Repubblica Democratica del Congo».
Josep Borrell Fontelles, Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza: «Con tutti i ministri degli Esteri UE, abbiamo espresso la nostra vicinanza al ministro Luigi Di Maio e all’Italia per la morte di tre persone nella Repubblica Democratica del Congo fra cui l’ambasciatore italiano Luca Attanasio. Restiamo determinati a continuare a combattere contro ogni violenza nella regione».
La Caritas Ambrosiana l’ha ricordato con una sua frase: «“Tutto ciò che noi in Italia diamo per scontato non lo è in Congo dove purtroppo ci sono ancora tanti problemi da risolvere”. Luca Attanasio, Ambasciatore italiano in Congo ucciso oggi in un attentato a soli 44 anni insieme al carabiniere Vittorio Iacovacci. Il nostro cordoglio».
“Tutto ciò che noi in Italia diamo per scontato non lo è in Congo dove purtroppo ci sono ancora tanti problemi da risolvere"
Luca Attanasio
Ambasciatore italiano in #Congo
ucciso oggi in un attentato a soli 44 anni insieme al carabiniere Vittorio IacovacciIl nostro cordoglio pic.twitter.com/rUeSnA50fj
— Caritas Ambrosiana (@caritas_milano) February 22, 2021
Unicef Italia: «Sgomento e cordoglio per l’attentato al convoglio dell’ONU in cui hanno perso la vita un Carabiniere e l’Ambasciatore italiano nella Rep. Democratica Congo Luca Attanasio, di cui ricordiamo con gratitudine il supporto ad alcune nostre iniziative per l’infanzia».
«Mi stringo a nome di tutta la CRI al dolore dei familiari delle vittime in Congo», ha commentato il presidente della Croce rossa italiana, Francesco Rocca.
«Immenso cordoglio del Comandante Generale Luzi e dei Carabinieri per l’uccisione del Carabinierie Vittorio Iacovacci, caduto insieme all’ambasciatore Luca Attanasio e al loro autista, mentre era in servizio di scorta nella Rep. Dem. del Congo. L’abbraccio affettuoso ai familiari», ha fatto sapere l’Arma dei Carabinieri.
Ispi, Istituto degli studi di politica internazionale: «È morto in Congo, ucciso in un attacco a un convoglio dell’Onu, l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, ex studente del Master in Diplomacy di ISPI School. Tutto lo staff di ISPI si stringe al dolore dei suoi cari nel ricordo di un diplomatico brillante e altruista».
Wwf Italia: «Questa tragica notizia riporta l’attenzione su un Paese in cui negli ultimi decenni 6 milioni di vite sono state divorate dalle guerre genocide, dove ricchezze infinite come avorio, carbone vegetale, oro, diamanti e coltan vengono saccheggiate con brutalità e dove a causa della fame e delle epidemie la vita media non supera i 50 anni. Una realtà ben nota al WWF, che dal 1960 è impegnato a sostenere il Parco Nazionale del Virunga, nella Repubblica Democratica del Congo, a ridosso di Goma, con progetti rivolti alle comunità locali e alla conservazione di specie e habitat che si scontrano con bracconaggio per il commercio illegale e uso criminale di altre risorse naturali (la legna delle foreste dei vulcani viene illegalmente trasformata in prezioso carbone) rivolto a finanziare una criminalità diffusa spesso collegata agli interessi dei signori della guerra».