Monzese in caserma per maltrattamenti alla convivente (e arrestato) ha in tasca della droga

Un uomo di 32 anni di Monza è stato arretato dai carabinieri di Seregno per maltrattamenti alla convivente 21enne: si è presentato in caserma con della droga
Un’auto dei carabinieri
Un’auto dei carabinieri

Convocato in caserma dai carabinieri della Compagnia di Seregno in quanto si sarebbe reso responsabile di maltrattamenti contro la convivente, una 21enne monzese, e per questo arrestato, si è presentato ai militari con varie dosi di cocaina e hashish nelle tasche, e quindi anche segnalato all’autorità amministrativa quale assuntore di stupefacenti. L’uomo, un 32enne monzese, artigiano, celibe, è stato arrestato colpito da un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal gip di Monza su proposta della locale Procura della Repubblica.

Monzese arrestato per maltrattamenti iniziati a febbraio

Una misura restrittiva scaturita da indagini condotte dall’Arma e coordinate dalla Procura: “che hanno permesso di raccogliere gravi e concordanti indizi di colpevolezza a carico dell’indagato” dicono dall’Arma. Il 32enne “con cadenza abituale, a partire dallo scorso mese di febbraio“, sempre secondo le indagini, avrebbe sottoposto la ex convivente “ad atti di violenza fisica e psicologica“. Condizione che avrebbe prodotto nella donna “un perdurante timore, assoggettamento e sofferenza“. L’artigiano avrebbe inoltre manifestato nei confronti della donna “una gelosia morbosa tale da condizionarne le frequentazioni, il modo di vestire e l’utilizzo dei social network“.

Monzese arrestato per maltrattamenti: “Strette al collo, calci e pugni”

Ciò avrebbe determinato frequenti litigi, “originati sempre da futili motivi connessi alla gelosia dell’uomo“, che l’avrebbe “insultata reiteratamente anche facendo riferimento a precedenti e dolorosi vissuti della donna“. L’avrebbe anche minacciata e percossa, “con strette al collo, calci e pugni, anche quando la ragazza era a terra” specificano i carabinieri. Il 32enne è stato posto agli arresti domiciliari con il divieto di avere contatti telefonici, telematici o con qualunque mezzo di comunicazione a distanza con la persona offesa.