Monzese condannato per appropriazione indebita: si sa solo che si trova in Brasile

Condannato a 2 anni dal tribunale di Lecco per essersi impossessato di un assegno di 12mila euro versato da un lecchese per una assicurazione sanitaria, nonostante le ricerche disposte dal pm non è stato trovato
L’ingresso del tribunale di Lecco
L’ingresso del tribunale di Lecco

Di lui si sa che si trova in Brasile, ma, nonostante le ricerche disposte dal giudice, non è mai stato trovato. Deve ancora 12mila euro a un 68enne residente nel Lecchese, e, l’altro giorno, il Tribunale di Lecco l’ha condannato a 2 anni di reclusione più un risarcimento danni di 15 mila euro.

Una sentenza a sorpresa, quella ai danni di un monzese di 52 anni accusato di appropriazione indebita aggravata per essersi impossessato di due assegni, del valore di 12 mila euro l’uno, che il 68enne gli aveva versato in quanto consulente di una compagnia di assicurazioni sanitarie. Assegni che l’uomo si era trattenuto. Il pm aveva infatti chiesto l’assoluzione dell’imputato in quanto, a suo giudizio, non sarebbe stata raggiunta la prova della sua colpevolezza,non ravvisando, nei conti correnti dell’uomo, il passaggio di quegli assegni da 12mila euro l’uno. Dal canto suo, il giudice del Tribunale di Lecco l’ha vista diversamente e, accogliendo la richiesta della parte civile, ha irrogato la condanna.

Quando il cliente si era accorto che il denaro consegnato per la copertura assicurativa aveva preso il volo – l’assicurazione gli sollecitò di versare il denaro già consegnato all’imputato – era riuscito a farsi restituire solo 12mila euro.