A Monza si parla del terremoto de L’Aquila, dieci anni dopo il sisma, e della vulnerabilità idrogeologica in Brianza nell’ambito della settimana dedicata alla Protezione civile.
Appuntamento martedì 15 ottobre alle 21 nell’aula magna del Liceo Zucchi. A dieci anni dal terremoto in Abruzzo, ingegneri, architetti e geometri che hanno svolto il loro servizio di volontariato sul campo, mostreranno con testimonianze, fotografie e filmati la situazione odierna delle zone terremotate spiegando i rischi legati alla vulnerabilità idrogeologica di Monza e Brianza e le azioni per affrontarle. Il convegno è aperto al pubblico.
Il global warming, tra scienza e bufale, è il tema al centro dell’incontro pubblico che si svolgerà venerdì 18 ottobre alle 21.15, sempre nell’aula magna dello Zucchi. A parlarne Flavio Galbiati del Centro Epson Meteo, meteorologo villasantese per le reti Mediaset che non lesina previsioni anche sulle pagine locali dei social, e i meteorologi Alessandro Ceppi e Giovanni Tesauro. Nel corso della serata Enrico Boerci, presidente di Brianzacque, parlerà del ruolo e della strategia del gestore del servizio idrico integrato nella prevenzione del rischio idraulico.
Sabato 19 ottobre, dalle 10 alle 18, in piazza Trento e Trieste sarà presente il gazebo di «Io non Rischio» e scenderanno in piazza la Croce Rossa Monza, il Gruppo comunale di Protezione Civile, l’Associazione Nazionale Alpini di Monza e Monza Soccorso. Nell’oasi di piazza Castello, infine, dalle 10 alle 13, i volontari di Protezione civile faranno un intervento di prevenzione sulle sponde del Lambro.
«Sette giorni di eventi e decine di volontari impegnati. Obiettivo: diffondere conoscenza dei rischi del territorio e informare sulle misure di autoprotezione, sulla normativa di protezione civile, sul funzionamento del sistema e sulla riduzione dei rischi – commenta l’assessore alla Protezione civile, Federico Arena – La Protezione Civile deve partire dalla scuola e dall’informazione per educare, far conoscere e per formare l’adulto di domani. Ma anche per cercare nuovi volontari, di cui abbiamo assoluta necessità. Cuore della settimana sarà proprio l’incontro, in diversi momenti, tra i volontari formati e la cittadinanza, perché cittadini informati e preparati saranno in grado di reagire in caso di emergenza: meglio informarsi in anticipo, piuttosto che non sapere come comportarsi quando un evento naturale ci mette in pericolo».