Monza, via ai lavori per il depuratore di San Rocco: il “cantiere che cambia il quartiere”

Addio alle puzze entro 600 giorni. È il tempo stimato per la chiusura del cantiere per i lavori di ammodernamento del depuratore di San Rocco, presentato ufficialmente la scorsa settimana.
Monza, apertura cantiere ampliamento impianti depurazione Brianzacque
Monza, apertura cantiere ampliamento impianti depurazione Brianzacque Fabrizio Radaelli

Una postazione a San Rocco e una alla sede di Brianzacque in viale Fermi indicheranno i giorni che mancano al termine dei lavori di ammodernamento del depuratore di Monza. Il “cantiere che cambia il quartiere”, inaugurato la scorsa settimana nel corso di un open day, chiuderà i battenti nei primi mesi del 2017. In dodici mesi i tecnici della Severn Trent Italia di Desenzano del Garda copriranno le due vasche di sedimentazione primaria dei reflui con un intervento che richiederà un investimento di 4.596.574 euro.

L’opera, assicurano gli esperti di Brianzacque, eliminerà quasi totalmente gli odori che si sprigionano dall’impianto che ogni giorno tratta 170.000 metri cubi di liquami. Contemporaneamente saranno al lavoro i dipendenti della Soteco spa di Santa Maria Capua Vetere che riqualificheranno le sedici vasche di ossidazione biologica applicando una tecnologia a fasi alternate che, oltre a fornire prestazioni migliori rispetto all’attuale, consentirà alla società pubblica che gestisce il depuratore di risparmiare sulla bolletta energetica. L’appalto, del valore di 3.668.850 euro, prevede la chiusura del cantiere nel giro di 600 giorni: qui, ovvero nel cuore della struttura, come nel resto del polo l’attività di filtraggio dell’acqua non sarà interrotta. Il complesso, quindi, continuerà a ripulire gli scarichi fognari provenienti da 27 comuni della Provincia di Monza, da 4 del comasco e da 5 del lecchese che, una volta trattati, vengono immessi nel Lambro.

Il depuratore di San Rocco, costruito negli anni Sessanta e ampliato negli anni Ottanta, è uno dei più grandi d’Italia e con una rete di 152 chilometri di collettori serve 650.000 abitanti e 350 aziende.

I due interventi avviati ufficialmente sabato scorso, oltre a eliminare le esalazioni che ammorbano l’aria del quartiere, consentiranno a Brianzacque di rientrare nei nuovi parametri di depurazione degli scarichi fissati dalla Regione, che entreranno in vigore il 31 gennaio, e di evitare le relative sanzioni.
L’adeguamento rappresenta l’ultima tappa dell’ammodernamento che dal 2009 al 2014 ha portato al rifacimento della sezione di trattamento dei fanghi primari e alla costruzione di una nuova sezione di trattamento degli stessi per una spesa complessiva attorno ai 20 milioni. L’inaugurazione del cantiere presentato sabato è stata anticipata di parecchi anni rispetto a quanto previsto dal Master plan originario: il cambio di direzione, grazie all’utilizzo di tecnologie più moderne, porterà al risparmio di circa 50 milioni. Le modifiche sono state contestate dal Movimento 5 Stelle e dal Comitato beni comuni: «Ci hanno accusato – commenta il sindaco Roberto Scanagatti – di voler perdere tempo quando, in realtà, ne abbiamo fatto guadagnare parecchio al quartiere e all’azienda». «I lavori – garantisce il presidente di Brianzacque Enrico Boerci – si svolgeranno nella massima trasparenza e la cittadinanza sarà costantemente informata».