Monza, un nuovo apparecchio per lo studio del cammino

Un nuovo strumento all’ospedale di Monza che servirà per misurare l’affaticamento della respirazione. È a disposizione della pneumologia. Una donazione grazie all’associazione “Un respiro di speranza”
Lo staff di pneumologia con l’apparecchio
Lo staff di pneumologia con l’apparecchio

Si chiama “Bluenight Walking Test” e aiuterà i malati di fibrosi polmonare idiopatica a valutare il grado di dispnea, cioè di affaticamento della respirazione.

“La fibrosi polmonare idiopatica è una malattia rara che colpisce i polmoni rendendoli incapaci di estrarre l’ossigeno dall’aria dell’ambiente. La malattia porta ad una media di sopravvivenza di circa 3 anni. Fortunatamente negli ultimi anni sono emerse nuove terapie in grado di rallentarne l’evoluzione. La struttura complessa di Pneumologia della ASST di Monza – spiega il prof. Alberto Pesci, direttore della struttura – è riconosciuta da Regione Lombardia come centro prescrittore di tali trattamenti nonché centro certificatore. La coorte di pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica che insiste sul San Gerardo è di circa 130 persone ed è la più numerosa della Lombardia”.

La Pneumologia dell’Ospedale San Gerardo, grazie alla collaborazione di tutti i pazienti, ha partecipato a tutti gli studi internazionali relativi ai nuovi trattamenti e recentemente il prof. Pesci è stato l’autore di un report scientifico sull’utilizzo di un nuovo promettente farmaco antifibrosante (Pentraxina) sulla prestigiosa rivista “Jama”, the Journal of the American Medical Association.

Grazie all’associazione onlus “Un respiro di speranza” – delegazione di Monza, la struttura complessa di Pneumologia ha quindi accolto questa mattina la donazione di un apparecchio elettromedicale per lo studio del test del cammino, una misura rapida per valutare la capacità di svolgere le normali attività quotidiane o viceversa il grado di limitazione funzionale del paziente.

“La valutazione della tolleranza allo sforzo è una componente importante della presa in carico di pazienti affetti da patologie respiratorie – sottolinea il Direttore Generale della ASST di Monza Matteo Stocco -. Ringrazio quindi l’associazione per questa donazione che permetterà ai nostri professionisti di misurare la capacità funzionale di questi pazienti, precisare la prognosi della loro malattia, guidare un eventuale intervento terapeutico e quantificarne l’efficacia in maniera sempre più precisa”.

Il test del cammino o 6MWT (Six minute walking test) misura quindi la distanza che un soggetto può percorrere camminando il più velocemente possibile su una superficie piana, lungo un percorso rettilineo in sei minuti, comprese tutte le interruzioni che il paziente ritiene necessarie. Allo scadere di ogni minuto vengono rilevate la frequenza cardiaca e la saturazione emoglobinica, oltre al numero di metri percorsi durante il test. Prima e al termine dell’esame viene compilato un breve questionario per valutare il grado di dispnea, cioè di affaticamento della respirazione.

Uno strumento del costo di circa 2800 euro che l’associazione di pazienti ha voluto donare alla ASST di Monza.

“La nostra associazione che confluisce nella Federazione italiana malattie rare polmonari – spiega il presidente Roberto Adamo – si occupa della divulgazione, sostegno, raccolta fondi per l’ideazione di eventi legati alla IPF, la fibrosi polmonare idiopatica. Così come per la Federazione, il nostro obiettivo è portare avanti le istanze dei pazienti attraverso un dialogo con le istituzioni. Per quanto riguarda l’IPF e, più in generale, la patologie polmonari rare non esiste un percorso diagnostico terapeutico definito. Per questo, per disegnare percorsi di cura condivisi è importante coinvolgere più attori: medici, istituzioni e aziende. La creazione di un network di collegamento fra le differenti realtà associative sparse sul territorio italiano è divenuta un’esigenza che non poteva più rimanere inascoltata”.

“La decisione di donare questo apparecchio elettromedicale all’Ospedale San Gerardo è stata presa per ringraziare tutto lo staff di Pneumologia e il prof. Pesci che da sempre sono al fianco dei pazienti e sostengono la nostra associazione in tutte le attività volte alla divulgazione della malattia ancora oggi purtroppo sconosciuta ai più. La donazione è anche un modo per ricordare il caro amico Fabrizio Cerutti scomparso recentemente”.