La truffa dello “specchietto rotto” non passa mai di moda. Negli ultimi giorni diverse segnalazioni sono arrivate dal quartiere Triante, soprattutto dal tratto compreso tra le vie Monte Bianco e Vittorio Veneto, dove alcuni malintenzionati prendono di mira le auto guidate da donne sole (o in compagnia di bambini piccoli) e, accampando la scusa che l’autista ha danneggiato la loro vettura, chiedono un risarcimento immediato di 50-100 euro senza aprire un sinistro con l’assicurazione.
Naturalmente, le donne al volante non hanno commesso nulla di grave. Anzi, si tratta sempre di persone che procedono tranquille per la loro strada e che all’improvviso avvertono un colpo sulla carrozzeria o sullo specchietto retrovisore della loro macchina. L’istinto è quello di fermarsi e di scendere a controllare e in questi frangenti i malfattori con modi tutt’altro che educati chiedono soldi da consegnare nell’immediato oppure, distraendo la signora, cercano di rubarle la borsetta che il più delle volte si trova sul sedile.
Una automobilista ha riferito di essere stata avvicinata nel fine settimana nelle vicinanze della chiesa parrocchiale da due persone a bordo di una Mazda bianca che con ogni probabilità hanno lanciato un sasso contro la sua auto per attirare la sua attenzione. Quando la signora si è fermata è stata accusata di avere provocato dei danni al loro specchietto retrovisore e le è stato richiesto di consegnare cento euro contanti per sanarli.