Monza, tornano i corsi di arabo e per gli adulti sono gratis

Il Centro islamico di Monza anche quest’anno organizza i corsi di arabo per bambini e ragazzi fino a 16 anni e si sposta al Mosè Bianchi concesso dalla Provincia. In più si prepara a offrire lezioni di lingua gratis per gli adulti.
Monza Istituto Mose Bianchi
Monza Istituto Mose Bianchi Fabrizio Radaelli

Il Centro islamico di Monza organizza i corsi, il Comune accorda il proprio benestare, la Provincia concede l’utilizzo di alcune aule del Mosè Bianchi e la scuola ospita gli alunni. C’è un accordo a quattro dietro alla nuova edizione delle lezioni di arabo per bambini e ragazzi fino a 16 anni promosse dal Centro islamico, aperte a tutti ma rivolte in particolare ai figli di famiglie di origine araba.

A novembre i cicli, che si svolgono il martedì dalle 17 alle 21 e termineranno a giugno, si sono trasferiti in via della Minerva e hanno lasciato la Biblioteca di via Lecco, utilizzata per un paio di stagioni.

«Quest’anno il progetto – spiega l’assessore all’Istruzione Rosario Montalbano – ruota attorno a una convenzione firmata con la nostra regia. Già in passato abbiamo chiesto alla Provincia di poter utilizzare il Mosè Bianchi ma la precedente giunta ha negato il permesso».

Gli spazi, precisa, sono concessi gratuitamente al Centro che deve riordinarli dopo ogni incontro: «In cambio – aggiunge l’amministratore – gli organizzatori dovranno proporre anche un corso gratuito di lingua per adulti italiani che lanceremo tra qualche settimana».

Per ora le lezioni sono frequentate da una quarantina di bambini fino a 13 anni, suddivisi in tre classi a seconda dell’età e del grado di conoscenza dell’arabo: molti di loro sono nati nel nostro Paese, alcuni sono figli di coppie miste mentre altri sono arrivati quando erano piccolissimi. Parlano correntemente l’italiano e, alpiù, comprendono l’idioma d’origine perché lo sentono in casa.

«La lingua – spiega Titti Tahani, docente egiziana che coordina il progetto – è una ricchezza da non perdere. È fondamentale insegnarla ai bambini».

Le lezioni sono tenute da tre volontari laureati: «Per noi – aggiunge la responsabile – è importante essere entrati in una scuola, cosa che a Monza è stata più difficile rispetto ad altre città. I ragazzi hanno bisogno dell’aula, della lavagna, di un ambiente che riconoscono: attorno a un tavolo, come accadeva in Biblioteca, si distraggono».

Eppure il passo avanti ha portato a un calo degli iscritti e ha scoraggiato gli allievi residenti a Concorezzo e a Villasanta: fino allo scorso anno, infatti, i corsi si svolgevano la domenica e le famiglie riuscivano ad accompagnare i bambini.

«Avremmo preferito – commenta Titti Tahani – poter tenerli il sabato, ma la scuola non era disponibile. Questo sarà un anno di rodaggio e per il prossimo cercheremo anche altre soluzioni».