Modoetia, Anno Domini 1442. Gli illustri sposi Bianca Maria Visconti, unica erede del Duca di Milano e lo sposo Francesco Sforza, stratega e condottiero, sono accolti in Monza per ammirare il ciclo di affreschi sulla storia leggendaria della Regina Teodolinda.
Da qui prende il via il corteo storico che sabato 15 giugno, dalle 21, animerà le vie del centro storico con una vera e propria rievocazione storica che intreccia le vite della regina longobarda con l’ultima erede della dinastia dei Visconti. Il percorso: partenza da largo Mazzini e sfilata per via Italia, piazza Trento e Trieste, piazza Roma, via Vittorio Emanuele fino al Ponte dei Leoni per poi transitare nella medievale via Lambro prima di concludersi in piazza Duomo.
Il corteo è aperto dagli araldi che annunciano il Magnifico Messere con gli antichi stemmi della Luna Rossa e del Biscione visconteo. Seguono la Compagine degli ecclesiastici con l’Arciprete e i Canonici del Capitolo del Duomo. Un autorevole anziano mostra gli Statuti di Modoetia e annuncia i ricchi mercanti con lo stendardo di san Gerardo, protettore dei tintori. Chiudono l’immagine della Monza medievale i ceti più umili: i mugnai dei mulini del Lambro, le ricamatrici , i contadini con gli attrezzi da lavoro e gli animali da cortile. Gli stemmi dei Visconti e degli Sforza annunciano l’arrivo della coppia di novelli sposi. Bianca Maria Visconti con lo splendido abito di velluto rosso utilizzato nel giorno delle nozze, al braccio di Francesco Sforza, accompagnati da armigeri, damigelle e la ricca corte ducale.
La famiglia Zavattari con il padre Francesco i figli Gregorio, Giovanni e Ambrogio presentano delle sinopie (realizzate per il corteo dagli studenti dell’istituto d’arte) per gli affreschi sulla vita di Teodolinda che stanno realizzando per il Duomo. Seguono le bellissime riproduzione del tesoro del Duomo con al chioccia e i sette pulcini, la corona Ferrea, il reliquiario di San Giovanni. L’ultima parte del corteo è riservata ai personaggi dell’epoca di Teodolinda a cui si ispirano gli Zavattari per realizzare i loro affreschi. La regina longobarda con il secondo marito Agilulfo, il banchetto di nozze con i primi confetti, il sogno e la costruzione della basilica di san Giovanni.
«Il ciclo di affreschi del Duomo – racconta Ghi Meregalli, volontaria del Comitato Maria Letizia Verga e anima del corteo storico da 32 anni – sono stati l’ispirazione per l’edizione di quest’anno che avrà come grande protagonista Bianca Maria Visconti nel giorno in cui arriva a Monza. Così, tra storia e leggenda, ripercorriamo la storia della nostra città».
Come ogni anno il corteo, realizzato in collaborazione con il comune e il patrocinio di Regione Lombardia e Provincia, coinvolge un migliaio di persone. Tanti i gruppi e le associazioni del territorio che contribuiscono a “raccontare” la storia di Monza.
Tra i tanti ci sono i costumi e i manufatti de “La Ghiringhella di Villasanta” e l’associazione “Villasanta medievale”, l’associazione Brianza Medievale, la scuola di merletto di Carate Brianza. Altri gruppi vengono da tutta Italia appositamente a Monza come i Falconieri di Dicamino (Alessandria), i levrieristi del comasco e la Compagnia dei Folli di Ascoli Piceno che ogni anno organizza il volo di Colombina al carnevale di Venezia e a Monza chiude la rievocazione con il volo della colomba dal campanile del Duomo.