Monza si prepara a inaugurare la Casa della montagna nell’ex stadio del Verga

Proseguono i lavori per la Casa della montagna a Monza, Quota 162, voluta dal Cai: entro giugno la prima inaugurazione.
La Casa delle montagna di Monza, Quota 162
La Casa delle montagna di Monza, Quota 162 Fabrizio Radaelli

Gli operai sono al lavoro da mesi e ormai il più è fatto: se il cronoprogramma dovesse essere rispettato, alla fine del mese di giugno il Cai di Monza dovrebbe riuscire a inaugurare la sua nuova sede.
A Mario Cossa, presidente della sezione locale del Club Alpino Italiano, brillano gli occhi: finalmente “Quota 162” sta prendendo forma.

La Casa della montagna e la Foa Boccaccio

Dallo scorso novembre a oggi l’ex centro sportivo del Verga e futura Casa della montagna ha cambiato volto: l’area, abusivamente occupata per quasi dieci anni dal centro sociale Boccaccio, è stata del tutto ripulita. Le vecchie tribune sono state smantellate e smaltite, il verde è stato potato e gli spazi, nel loro complesso, sono pronti ad accogliere la “Casa della montagna”. Gli interventi ora si stanno concentrando sull’edificio che, lungo via Rosmini, accoglierà la sede del club: circa duecento metri quadri a cui si potrà accedere direttamente dalla strada, che saranno suddivisi in area accoglienza, segreteria, una sala in grado di ospitare circa una trentina di persone e altre due sale riunioni più piccole.

La Casa delle montagna di Monza, Quota 162
La Casa delle montagna di Monza, Quota 162

Un ampio salone a uso comune dividerà l’area di pertinenza del Cai dagli spazi dedicati alla ristorazione, la cui proprietà fa capo ai titolari del MossMonza, il cocktail bar di via Crispi. «La prossima settimana si installeranno i serramenti, poi non resterà che tinteggiare le pareti e arredare gli spazi», che saranno impreziositi da una ricca raccolta di libri a tema.

Da ex Verga a Quota 162 con il Cai Monza

«Presto inizieremo a ragionare insieme su come far vivere “Quota 162”: desideriamo diventi un luogo aperto a tutti, sportivi e famiglie, residenti dei dintorni ma non solo». Per anni l’ex Verga è stato di proprietà della Federcalcio, società della Figc: il Cai, da tempo al lavoro su “Quota 162”, dopo aver visto sfumare la possibilità di realizzare il progetto in un capannone di proprietà comunale lungo via della Lovera e poi in alcuni spazi del Circolo Libertà, lungo l’omonimo viale, si è imbattuto nella possibilità di acquistare l’area di via Rosmini sul finire del 2019, quando Federcalcio aveva avviato, a livello nazionale, la dismissione degli impianti sportivi di sua proprietà.

Quota 162: inaugurazione e prospettive

L’ex stadio del Verga, futura Casa della montagna, in disuso da anni, dal 2011 era stato occupato dalla Foa Boccaccio, che lo aveva trasformato nella sua casa. La notizia dell’acquisto dell’area da parte del Cai di Monza, che pure aveva proposto agli antagonisti di trovare un’intesa sulla gestione degli spazi, aveva infiammato la Foa Boccaccio, che aveva cercato in ogni modo di ostacolare l’operazione. Dallo sgombero del centro sociale dello scorso luglio, gli alpini monzesi non hanno mai smesso di rimboccarsi le maniche per trasformare “Quota 162” in realtà: all’inaugurazione della sede farà seguito la costruzione di una palestra dedicata all’arrampicata. Resta nei desiderata la realizzazione di una vera e propria parete da scalata.