La Ladisa di Bari, azienda che produce 35 milioni di pasti e dà lavoro a 4mila persone, ha acquistato all’asta la Serist, azienda della ristorazione collettiva con 1340 dipendenti, nata ad Arcore ma ora con sede a Cinisello Balsamo. Venerdì, infatti, dopo che l’azienda milanese all’inizio dell’anno aveva presentato una domanda di concordato preventivo, si è svolta la gara pubblica, l’asta competitiva disposta dal Tribunale fallimentare di Monza per trovare un nuovo proprietario. E Ladisa ha battuto l’unico concorrente presentatosi, Vivenda, azienda di Roma anch’essa colosso del settore, impegnandosi, dopo una serie di rilanci a partire dal prezzo base di 4 milioni e 875mila euro, a sborsare 6 milioni e 850mila euro, che dovranno essere pagati entro 60 giorni. Un esito positivo per la procedura, seguita dai commissari Maurizio Oggioni ed Emanuele Gentili, nominati a suo tempo dai giudici e anche per la stessa Serist dell’amministratore unico Valter Zocchi, azienda che ora ha davanti a sè un futuro di continuità. Ladisa, tra l’altro, è già attiva da tempo in Lombardia, dove non più tardi di tre anni fa ha aperto una sede operativa dislocata ad Agrate Brianza, in via della Tecnica, proprio vicino a un centro cottura della Serist.
Già dalla prossima settimana lo Staff di Ladisa si recherà in Serist. La partnership Ladisa-Serist è già attiva da diverso tempo e le due aziende lavorano già insieme per le mense dell’esercito.
“Sono molto contento del risultato, in primis per le 1350 famiglie di lavoratori che hanno così un futuro -spiega Zocchi- per i fornitori di Serist e delle tante aziende dell’indotto e i clienti che avranno un partner con una lunga storia di ristorazione alle spalle”
Nell’acquisto sono compresi due immobili ad Agrate ed uno in Sardegna, macchinari, impianti, attrezzature, e tutti i beni mobili di oltre 200 mense nonchè i contratti con i clienti pubblici e privati per un fatturato attuale di 52 milioni di euro.
Serist in questi ultimi mesi ha continuato la sua attività superando anche il periodo dell’emergenza Covid, lavorando per ospedali, forze dell’ordine, esercito, mense private, e mantenendo i rapporti con i fornitori. Tutto nonostante la cassa integrazione in atto a causa del coronavirus e un picco di 400 persone in malattia sostituite con il personale disoccupato per la chiusura delle mense delle aziende private. Qualche cliente é stato perso dopo l’apertura della procedura, ma non é stato così per tutti, per il Milan, ad esempio, ma anche per tante aziende private che si sono rivolte a Serist, cui, tra l’altro, non é mancato anche lavoro in Brianza: dai comuni di Agrate e Vedano, all’ospedale di Vimercate. Prima dell’asta per Serist erano arrivate diverse manifestazioni di interesse anche di grossi gruppi del settore, Kompass, Sodexo, come di cooperative quali Cirfood, Camst e diverse aziende private quali la Fabbro, EP, Ladisa, Pellegrini. Tra queste, naturalmente, anche Ladisa e Vivenda.