Monza, scontro sulla premialità per recupero aree dismesse: il centrodestra non vota e annuncia esposto

È scontro sulla premialità per recupero aree dismesse a Monza: il centrodestra si appella al prefetto e non vota al momento dell'approvazione.
Monza Paolo Pilotto
Monza Paolo Pilotto Fabrizio Radaelli

Il centrodestra monzese si appella al prefetto Patrizia Palmisani nel tentativo di sciogliere i dubbi che nutre sulla correttezza dell‘iter seguito dalla giunta Pilotto nel modificare la delibera con cui nel 2021 l’amministrazione Allevi ha fissato al 20% le premialità per gli operatori che recuperano le aree dismesse sulla base dell’articolo 40 bis della legge regionale, poi affossato dalla Corte Costituzionale.

Monza, scontro sulla premialità per recupero aree dismesse: il nodo

Il centrosinistra ha ridotto i bonus volumetrici al 10% con un provvedimento approvato giovedì in consiglio comunale dalla sola maggioranza, considerato viziato dal centrodestra in quanto gli uffici non hanno preventivamente avvertito i proprietari degli immobili inseriti nell’elenco compilato nel 2020. Secondo la giunta l’invio della comunicazione non sarebbe stato necessario in quanto le dichiarazioni delle aree dismesse sono state effettuate direttamente dai titolari e, di conseguenza sono ancora valide. La correttezza della posizione è stata avallata dal segretario generale e dal settore legale dell’ente.

Monza, scontro sulla premialità per recupero aree dismesse: il Gruppo misto e la minoranza

«Abbiamo approfondito la delibera con l’aiuto di valenti avvocati amministrativisti perché il diavolo è nei dettagli – ha affermato in aula Francesco Cirillo del Gruppo misto annunciando l’invio di un esposto al prefetto firmato da tutte le formazioni di minoranza a esclusione di Civicamente – noi siamo certi delle ragioni» che invaliderebbero il provvedimento.
Dal 2020, ha dettagliato, quattro aree sono passate di mano: i nuovi proprietari non sono stati avvertiti mentre gli altri perderanno i diritti consolidati senza avere avuto la possibilità di opporsi. Di fronte al rifiuto della maggioranza di sospendere la discussione e di avviare un nuovo iter il Misto, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e lista Allevi hanno abbandonato l’aula per non partecipare all’approvazione di un «atto viziato».

Monza, scontro sulla premialità per recupero aree dismesse: il sindaco Pilotto

Il sindaco Paolo Pilotto ha elogiato la professionalità e la competenza degli uffici che hanno costruito la delibera: l’interpretazione di norme complesse, ha commentato, espone al rischio di ricorsi ma «riteniamo che l’iter seguito sia suffragato da elementi giuridici validi» oltre che dalla «buona fede del comportamento».

Monza, scontro sulla premialità per recupero aree dismesse: i dem

«Il centrodestra – ha incalzato il democratico Michele Erbaha avuto 350 giorni per rivedere la delibera: perché non l’ha fatto? L’ex sindaco Dario Allevi ha detto che con le elezioni regionali i lombardi si sono espressi a favore di Pedemontana: i monzesi, con il voto dello scorso anno, si sono pronunciati per il recupero delle aree pubbliche rigenerando il territorio». Il suo collega di partito Lorenzo Gentile ha ricordato che è onere dell’acquirente conoscere le condizioni del bene acquistato mentre Marco Pietrobon ha notato che la maggior parte di chi ha riqualificato i siti degradati non ha richiesto i bonus o ha sfruttato volumi inferiori a quelli consentiti.

Monza, scontro sulla premialità per recupero aree dismesse: l’assessore Lamperti

«La delibera è ben costruita ed equilibrata – ha dichiarato l’assessore all’urbanistica Marco Lampertiè la conseguenza di quello che dicevamo dall’apposizione e del nostro programma elettorale. Con la riduzione delle premialità e l’esclusione di alcune aree dalla loro applicazione eviteremo la possibile costruzione di circa 25.000 metri quadri pari al 10% dello sviluppo previsto dal piano di governo del territorio. Restiamo convinti che la rigenerazione sia un grandissima opportunità per Monza».

Monza, scontro sulla premialità per recupero aree dismesse: Paolo Piffer

«Siete sicuri – ha domandato Paolo Piffer di Civicamente – che per accontentare certe sensibilità politiche non si interromperà la riqualificazione di alcune aree? Ci sono privati sono preoccupati» per la possibile farraginosità del provvedimento. Il consigliere non ha partecipato al voto a causa della «presunta illegittimità» dell’atto che ha incassato 18 voti, tutti espressi dal centrosinistra.