Monza ricorda la caduta del muro di Berlino: immagini e voci

«W la libertà! Budapest 1956 – Praga 1968 – Berlino 1989». Immagini, melodie e testimonianze degli insorti per la libertà» . E’ lo spettacolo organizzato oggi a Monza dalle associazioni Mnemosyne e Modoetia Nova
Monza ricorda la caduta del muro di Berlino: immagini e voci

Oggi domenica 9 novembre, alle 16,30, in sala Maddalena, via Santa Maddalena 7 a Monza si tiene uno spettacolo in occasione del 25°anniversario della caduta del muro di Berlino. Lo spettacolo è a ingresso libero. Il titolo: «W la libertà ! Budapest 1956 – Praga 1968 – Berlino 1989». Si tratta di immagini, melodie e testimonianze degli insorti per la libertà.

L’associazione culturale Mnemosyne e l’associazione Modoetia Nova presentano un’iniziativa volta a celebrare il 25°anniversario dell’abbattimento del muro di Berlino, evento che ha cambiato non solo la storia d’Europa, ma del mondo intero. Venticinque anni fa, il 9 novembre 1989, infatti, cadeva il muro di Berlino, finiva l’incubo dell’Europa. Un rumore assordante, ma tanto atteso: migliaia di picchi che battevano su chilometri e chilometri di pietra, aprendo la strada ai bulldozer. Si stava sgretolando il muro della vergogna, segnale tangibile della guerra fredda e delle tensioni tra est e ovest, concreta rappresentazione di quella “cortina di ferro” che materialmente divideva in due una città, ma che in realtà separava l’Europa da se stessa.

La rivolta in Ungheria al dispotismo comunista, nell’autunno del 1956 e la “Primavera di Praga”, ossia il tentativo di realizzare “il socialismo dal volto umano”, nel 1968, entrambe soffocate nel sangue dai carri armati sovietici, furono le premesse del lungo cammino che portarono al crollo nel 1989 del muro di Berlino e alla conquista della democrazia nei paesi dell’Europa orientale.

Attraverso la proiezioni di immagini tratte dai cinegiornali dell’Istituto Luce e Tg Rai, l’esecuzione di musiche della tradizione classica e popolare dell’Est europeo e la lettura di testi degli insorti ungheresi e cecoslovacchi e di testimonianze dei giovani di Berlino est, racconteremo quegli aneliti di libertà che animarono i protagonisti delle rivoluzioni che condussero alla sconfitta del totalitarismo in Europa.

Verranno letti, inoltre, da due attori, passi tratti da articoli di Indro Montanelli (inviato de Il Corriere della Sera a Budapest nel 1956) e da discorsi di Imre Nagy, Alexander Dubcek, Willy Brandt e di Giovanni Paolo II, grande fautore del ricongiungimento dell’Europa che, sin dall’inizio del suo pontificato, auspicava che il nostro continente tornasse a respirare con i suoi due polmoni: quello occidentale e quello orientale.

Voci recitanti : Paola Perfetti e Ivan Ottaviani; alla fisarmonica: Marco Valenti; testi a cura di Ettore Radice