Sequestro di armi, droga, orologi e di 163.695 euro in contanti e tre uomini e una donna colpiti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per spaccio di stupefacenti: è l’esito di una operazione condotta dalla Polizia di Stato di Monza, in città, nell’ambito di una attività d’indagine iniziata nel 2016 nell’hinterland. Gli agenti del Commissariato di viale Romagna hanno individuato il gruppo di spacciatori e compiuto il maxi sequestro.
Tutto ha preso il via da un grave episodio accaduto a novembre del 2016, quando un detenuto 44enne fu trovato impiccato in una cella del carcere di Monza. Era stato arrestato pochi giorni prima di compiere il gesto estremo, perché trovato in possesso di un chilo e mezzo di cocaina. Due anni dopo, emerge un retroscena inquietante, così come ricostruito dagli investigatori del commissariato di Monza, diretti da Angelo Re, e coordinati nelle indagini dal sostituto procuratore Rosario Ferracane.
L’uomo, secondo gli inquirenti, si sarebbe tolto la vita perché schiacciato dalle pressioni a non rivelare i nomi di chi, ai vertici dello spaccio di stupefacenti, gestiva il business del traffico di coca in tutta la Brianza nord. Soprattutto quello di A.M., 33enne di origini calabresi, raggiunto (lui ed altre tre persone) dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere, e trovato in possesso, nella sua villa videosorvegliata dalle telecamere, a Senago, di oltre 160mila euro in contanti, 10 grammi di cocaina, una pistola semiautomatica con relative munizioni, e alcuni Rolex. L’uomo è indagato per reati inerenti lo spaccio, e non anche per istigazione al suicidio, anche se le pressioni esercitate sull’uomo affinché non facesse nomi sarebbero emerse da alcune intercettazioni raccolte agli atti.
Nell’ambito della stessa operazione (ribattezzata Monitus per via dei presunti avvertimenti intimidatori ricevuti dal suicida), sono finiti in carcere anche A.D. e R.F., e agli arresti domiciliari l’italiana I.P., 34enne di Paderno Dugnano. In totale, gli indagati sono comunque 18, tutti cittadini italiani residenti a Vedano al Lambro, Senago, Paderno, Meda, Muggiò, Nova MIlanese, Seregno, e altri comuni della provincia di Milano.
IL VIDEO DELL’OPERAZIONE