Monza, promosso il coprifuoco alla movida: test finito in via Bergamo, per ora non si rinnova

Via Bergamo: la movida con il coprifuoco ha superato il test. Promossa, con qualche riserva e spazi di miglioramento, la sperimentazione attuata dal comune in collaborazione con i commercianti che si è conclusa lo scorso fine settimana. Per ora non si rinnova.
Monza, via Bergamo by night
Monza, via Bergamo by night FABRIZIO RADAELLI

Via Bergamo: la movida con il coprifuoco ha superato il test. Promossa, con qualche riserva e spazi di miglioramento, la sperimentazione attuata dal comune in collaborazione con i commercianti che si è conclusa lo scorso fine settimana.
E adesso è tempo di tirare le somme, pensando di riproporre la formula, apportando accorgimenti e cercando di andare incontro alle richieste di tutti: commercianti e residenti. Pollice sollevato per la sperimentazione attuata questa estate dal comune e dagli esercenti del borgo con la trasformazione il venerdì e il sabato sera in isola pedonale, con il coprifuoco dal giovedì al sabato alle 2 di notte, il divieto di vendere bottiglie per l’esterno e silenziatori alla musica dopo la mezzanotte.


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«Ho ricevuto un feedback positivo – commenta l’assessore al commercio Carlo Abbà – è stata un’esperienza interessante e un modello da ripetere». Un accordo sottoscritto tra amministrazione e commercianti, per andare incontro alle esigenze degli esercenti e tutelare il riposo dei residenti che da anni lamentano notti insonni con schiamazzi fino all’alba.
«Adesso tireremo le somme e poi vedremo – aggiunge – Io farò di tutto perché questa proposta possa essere nuovamente realizzata, ma ciascuno deve fare la sua parte».

Una soluzione partecipata alla quale l’assessore Abbà crede fortemente tanto che quando a metà agosto ha ricevuto alle dieci e mezza di sera la segnalazione di un cittadino imbufalito per il caos e il non rispetto dell’isola pedonale si è precipitato, constando però l’infondatezza dell’informazione. «La via era chiusa – precisa – molti locali avevano le serrande abbassate e peraltro la strada era un po’ desolata». Detrattori e fautori della movida controllata e l’assessore si trova tra l’incudine e il martello.

«Ci sono gli estremisti da ambo le parti – precisa – C’è chi la promuove a pieni voti e chi invece la boccia. Ci saranno sempre e comunque persone che rispettano le regole e altri che le trasgrediscono. Ci vuole collaborazione da parte di tutti». Anche gli esercenti promuovono la sperimentazione, confermando comunque quanto rilevato dall’assessore: purtroppo le regole non sono state da tutti rispettate.

«La movida controllata è andata bene – commenta il ristoratore Gianfranco Sacco che insieme ad altri colleghi a maggio inviò una lettera al sindaco per chiedere maggiori controlli – Non tutti al termine della serata hanno pulito la strada davanti al proprio esercizio».

Risollevando un problema annoso: gli schiamazzi dopo le due di notte, quando i locali chiudono e nella via si riversano gruppi di oltre un centinaio di ragazzi ubriachi.

«A quell’ora scatta l’allarme – conclude – E a quel punto devono intervenire solo le forze dell’ordine. Peraltro il problema non riguarda tutta la via, questi ammassamenti si concentrano all’angolo con via Enrico Da Monza».