Dare un tetto agli studenti, ai giovani, alle nuove famiglie e alle persone fragili: è «l’idea calda» che, più di altre, impegnerà la giunta nel 2024.
Lo ha spiegato il sindaco Paolo Pilotto mercoledì nella conferenza stampa di fine anno: «Vogliamo aiutare i monzesi – ha affermato – a rispondere a un bisogno fondamentale». Rientrano in questo quadro alcuni provvedimenti appena adottati, tra cui il nuovo schema dell’edilizia convenzionata votato lunedì dal consiglio comunale, e altri che saranno approvati a breve.
Monza per il 2024, parla il sindaco: due progetti abitativi
L’amministrazione tenterà di avviare due progetti per altrettanti pensionati riservati agli studenti e ai lavoratori dell’ospedale in via Lissoni e nell’area del polo istituzionale di via Grigna.
«Da mesi – ha spiegato il sindaco – stiamo lavorando con il Demanio sulla possibilità di costruire una residenza universitaria: noi faremo la nostra parte sotto il profilo urbanistico».
La facoltà di medicina, ha precisato, è frequentata da circa 3.000 studenti di cui almeno 7-800 cercano un alloggio: a loro si aggiungono parecchi dei 3.700 dipendenti del San Gerardo alla caccia di un tetto. I pensionati potrebbero, inoltre, attrarre anche gli allievi degli atenei milanesi.
La giunta proverà, inoltre, a migliorare le condizioni di chi un’abitazione l’ha già: «Non partiranno – ha spiegato Pilotto – solo i lavori del Pinqua con cui in via Bramante riqualificheremo 152 alloggi comunali e dell’Aler e realizzeremo 28 appartamenti. Manterremo la promessa fatta ai residenti dei quattro stabili di via Vespucci non ancora ammodernati in cui rifaremo le coperture per una spesa di 300.000 euro e ristruttureremo cinque alloggi in via Nievo con un investimento di 200.000 euro».
Monza per il 2024, parla il sindaco: l’asilo notturno di via Raiberti
È un tetto, ha riflettuto, anche l’asilo notturno di via Raiberti dove la riorganizzazione degli spazi, che costerà 150.000 euro e partirà a breve, consentirà di aumentare da 25 a 36 i letti.
Lo è anche quello dello Spazio 37 che sarà ampliato con i fondi del Pnrr: «I posti nelle due strutture non sono sufficienti – ha commentato – nel giro di qualche anno dovremo interrogarci sulla necessità di aprire un altro luogo per l’ospitalità» dei più fragili.
Il 2023, ha concluso il sindaco, è stato «un anno umanamente bello in cui è aumentato il numero di persone che si sono rese conto che qualcosa si muove».
Le quattro statistiche pubblicate negli ultimi mesi, in cui Monza e la Brianza hanno scalato diverse posizioni, sono il segnale da leggere «senza superbia che la città, il territorio e le imprese migliorano giorno per giorno e sono il riconoscimento di un lavoro che dura da anni».