È iniziata lunedì l’edizione 2018 dell’oratorio estivo. Tutte le parrocchie di Monza si sono attrezzate già da settimane per accogliere gli oltre duemila ragazzi, dalla prima elementare alla terza media, che affolleranno gli oratori per le prossime quattro o cinque settimane, 250mila in tutta la diocesi.
All’esercito dei piccoli si aggiungono i tanti animatori volontari, ragazzi delle superiori, che presteranno il loro servizio per dare vita alle tante attività, giochi e laboratori previsti nei diversi oratori.
Ma non solo. L’oratorio estivo è una macchina ben oliata che coinvolge volontari di tutte le età. Tanti (non tantissimi ma comunque una presenza significativa) sono anche gli studenti universitari che, esami permettendo, presteranno il loro aiuto, magari proprio durante le uscite settimanali o per le vacanze estive che inizieranno subito dopo la fine delle attività del feriale. Non mancherà il contributo anche degli adulti, mamme a casa dal lavoro, nonni in pensione e zie, che daranno una mano soprattutto dietro il bancone dei bar, durante la distribuzione dei pasti e per le pulizie.
Nessuna novità sul fronte dei contributi richiesti che si sono mantenuti praticamente invariati rispetto allo scorso anno: 40 euro settimanali che comprendono la mensa e l’ingresso in piscina oltre all’iscrizione all’oratorio. Sono previsti sconti per i fratelli dal secondo in poi.
Gli oratori della comunità pastorale Santi quattro evangelisti (San Rocco, Regina Pacis, Giacomo e Donato, Sant’Alessandro) si presentano quest’anno con una novità. Dopo aver sperimentato il badge lo scorso anno, ai ragazzi è stato consegnato lunedì il braccialetto che permetterà non solo il controllo delle presenze, degli ingressi e delle uscite ma consentirà di poter accedere rapidamente ai dati anagrafici di ogni bambini iscritto: dall’indirizzo ai numeri dei genitori da contattare in caso di necessità.
«Questa è una novità che piace ai genitori che si sentiranno più sicuri sapendo che verrà praticato un controllo più efficace sulla presenza dei loro figli in oratorio», spiega don Luca Magnani, sacerdote della comunità pastorale, responsabile della pastorale giovanile monzese.
Le famiglie potranno inoltre “caricare” sul braccialetto i soldi come fosse una carta prepagata, che serviranno ai ragazzi per pagare le gite, la mensa e l’iscrizione settimanale, evitando così di portare con sé dei soldi.
Una scelta, quella dell’oratorio estivo, che piace e che sempre più famiglie scelgono per riempire le giornate dei loro figli nel primo mese di vacanza.
La maggior parte degli oratori, infatti proporrà attività per cinque settimane, fino al 13 luglio: San Carlo, San Rocco e Sant’Alessandro, Regina Pacis e San Giacomo e Donato, Cederna, Cristo Re e Sant’Ambrogio. Chiuderanno le attività estive con una settimana di anticipo, il 6 luglio: l’oratorio del duomo, San Gerardo, San Giuseppe, Sacro Cuore, San Fruttuoso. San Biagio e San Pio X chiuderanno le attività il 29 giugno. Poi per tutti ci saranno i turni di vacanza.
C’è poi chi riaprirà i battenti anche a settembre. L’oratorio di Sant’Ambrogio resterà aperto dal 3 al 7 settembre, per aiutare le famiglie in attesa della riapertura delle scuole e permettere ai “ritardatari” di concludere i compiti delle vacanze. Il contributo richiesto per l’oratorio di fine estate è di 15 euro a settimana più 5 euro per il pranzo.