Monza: nel bilancio da 600 milioni il Comune assorbe l’Istat ma non lo sport

Nelle prossime settimane a Monza aumenteranno le tariffe delle piscine e degli impianti sportivi. Uno degli effetti del nuovo bilancio.
Monza sindaco Paolo Pilotto e Egidio Longoni
Monza sindaco Paolo Pilotto e Egidio Longoni Fabrizio Radaelli

La crescita dell’inflazione peserà sulle famiglie monzesi per tutto il 2023 non solo al supermercato: nelle prossime settimane a Monza aumenteranno le tariffe delle piscine e degli impianti sportivi. Il rialzo è previsto dal bilancio del Comune illustrato lunedì dal sindaco Paolo Pilotto e dal suo vice Egidio Longoni che sarà esaminato dal consiglio comunale nelle prossime sedute.

Monza: il bilancio da 600 milioni, aumenta anche la tassa rifiuti

«L’ente – hanno spiegato i due amministratori – assorbirà gli aumenti Istat, che oscillano tra il 10 e l’11%, per tutti i servizi ad eccezione di quelli sportivi che scontano più di altri i rincari energetici. Non saranno ritoccati i prezzi delle mense né quelli dei servizi alla persona mentre saranno rivisti quelli del pre e post asilo che saranno scorporati dalla retta mensile».

Aumenterà anche la tassa rifiuti ma, ha precisato Longoni, l’incremento è dovuto al piano economico finanziario redatto dalla passata amministrazione e votato l’anno scorso dall’assemblea cittadina: «I costi del servizio – ha affermato – saliranno da 18.200.000 euro a 19.400.000. È difficile stimare l’aggravio per le singole famiglie in quanto gli importi sono calcolati sulla base del numero dei componenti e della superficie delle abitazioni». Le maggiorazioni potrebbero variare tra 5 e i 15 euro per ciascun nucleo.

Monza: il bilancio da 600 milioni, il preventivo

Il preventivo 2023, che ammonta a 595.338.731 euro, dovrebbe essere approvato dall’aula entro il 27 marzo: «Lo presentiamo ora – ha notato il primo cittadino – perché abbiamo atteso di capire quale sarebbe stato l’andamento della spesa energetica in modo da stilare un documento contabile il più possibile aderente alla realtà».

La giunta, nonostante il calo dei prezzi del gas e dell’elettricità ha adottato la linea della prudenza: la previsione in bilancio è di 12.540.000 euro a fronte dei 12.095.000 euro spesi nel 2022 che dovrebbero contrarsi sia per la riduzione delle quotazioni sia per i risparmi garantiti dal nuovo appalto dell’illuminazione pubblica e da quello del calore degli edifici comunali.

«Spero – ha confidato Longoni – che il conto scenda di 3-4 milioni: se sarà così interverremo con le variazioni di bilancio per accrescere le risorse destinate ai servizi».

Monza: il bilancio da 600 milioni, la richiesta alle partecipate

Dallo Stato non dovrebbero arrivare grossi aiuti con cui tamponare gli extracosti dato che con la legge di Stabilità il Governo ha stanziato circa 600.000 euro: per cercare di arginare la situazione difficile la giunta chiederà una mano alle proprie società partecipate imponendo ad Acinque, Brianzacque e Farmacom l’incremento della quota dei dividendi versati nelle casse di piazza Trento e Trieste per 500.000 euro complessivi.
L’incertezza che circonda i prezzi del gas e dell’energia elettrica ha indotto l’amministrazione a congelare la rimodulazione delle fasce di applicazione dell’addizionale Irpef: «È nel nostro programma e la attueremo – ha commentato Longoni – se alla guerra in Ucraina e alle bollette astronomiche non si aggiungeranno le piaghe d’Egitto condivideremo con la maggioranza e presenteremo in consiglio una proposta per il 2024 che terrà conto della revisione delle aliquote annunciata dal Governo».