Monza: medici di base in pensione, San Rocco a rischio

C'è il rischio che il quartiere San Rocco, a Monza, aumenti notevolmente il numero dei pazienti senza medico di famiglia: il caso in consiglio comunale.
MONZA MEDICO DI BASE
Un medico di base Radaelli Fabrizio

Il rischio che nel quartiere San Rocco, a Monza, aumenti notevolmente il numero dei pazienti senza medico di famiglia è dietro l’angolo: lo ha ricordato lunedì 22 in consiglio comunale Désirée Merlini del Gruppo misto. Due dottori, ha affermato, sono vicini alla pensione mentre qualche altro potrebbe spostare l’ambulatorio: ha, quindi, sollecitato l’assessore al welfare Egidio Riva a contattare l’Asst per capire se saranno sostituiti.

Monza: medici di base in pensione, si attende l’esito di un bando di reclutamento

«Comprenderemo qualcosa in più – ha spiegato Riva – quando conosceremo gli esiti del bando di reclutamento pubblicato il 5 marzo in cui l’asst ha riservato 11 posti a Monza di cui 2 vincolati a San Rocco e uno ciascuno a Sant’Albino, Triante e San Fruttuoso. A maggio sarà, inoltre, pubblicata una seconda selezione per l’attribuzione degli incarichi temporanei, aperta anche ai corsisti: quando sapremo quanti medici arriveranno in città decideremo quali misure proporre» per attenuare il disagio delle persone rimaste senza l’assistenza di base.

Il Comune, ha precisato l’assessore, potrebbe mettere a disposizione gli spazi in cui attrezzare un ambulatorio temporaneo che funzioni almeno qualche ora al giorno in modo da garantire un servizio minimo agli abitanti del quartiere ed evitare loro gli spostamenti in altre zone della città che metterebbero in difficoltà soprattutto i più anziani e fragili.

Monza: medici di base in pensione, il primo a maggio poi a fine luglio

Il primo banco di prova scatterà tra qualche settimana: a maggio, infatti, terminerà l’attività il primo dei due camici bianchi prossimi alla pensione mentre un altro  lascerà lo studio il 31 luglio. Se l’avvicendamento non sarà immediato alcune migliaia di monzesi potrebbero essere costrette a penare anche solo per farsi prescrivere un farmaco o una visita specialistica.