Marco Sala opererà nel Consorzio di gestione della reggia di Monza per «avvicinare Milano alla Villa reale e al Parco». L’aspetto curioso è che l’imprenditore monzese lo farà come rappresentante di Palazzo Marino, designato dal sindaco Beppe Sala.
Il presidente della Desa spa, il gruppo che produce noti marchi di detersivi e detergenti tra cui Chanteclair e Spuma di Sciampagna, già segretario cittadino del Pd e consigliere comunale, è stato scelto il 12 giugno dal primo cittadino milanese per «l’esperienza gestionale maturata quale amministratore di fondazioni operanti nel campo dell’assistenza per anziani e nell’ambito del sostegno economico e sociale a persone svantaggiate, per l’esperienza gestionale acquisita in varie associazioni territoriali di categoria, nonché per l’esperienza in ambito pubblico».
Sala nel consiglio della Reggia, scelto da Milano
Sala, inteso come Marco, conosce bene il comparto costituito dal polmone verde e dalla Villa con i suoi punti di forza e le sue criticità: «Ho lavorato con il Creda, di cui sono stato cofondatore – spiega – oltre che con gli scout dell’Agesci e Legambiente che hanno presentato la mia candidatura. Sono stato selezionato tra una dozzina di persone, tutte di profilo elevato, dopo un confronto approfondito».
Con l’estate di mezzo non si è ancora calato completamente nel nuovo ruolo: «In questi mesi – ricorda – si sono susseguiti il maltempo che ha provocato gravi danni, il Gran Premio e il Festival del Parco. Ho partecipato alle diverse manifestazioni e ora inizierò a prendere contatti» con i suoi interlocutori. Da monzese dovrà rappresentare, in un certo senso, la voce dei milanesi ma, soprattutto, tenterà di promuovere nel capoluogo lombardo il polmone verde e la Villa.
Sala nel consiglio della Reggia: cosa si può fare
«Milano – commenta Marco Sala – si è sempre tenuta lontana dalla reggia e ha sempre utilizzato il Parco» solo per questioni urbanistiche. «Io – aggiunge – cercherò di far capire ai milanesi che sono luoghi fruibili da loro e che, con l’arrivo della metropolitana, potranno essere raggiunti ancora più facilmente. Andrò, in particolare, nei municipi 2, 3 e 9 che guardano più di altri verso la nostra città a presentare le opportunità costituite» dal complesso monzese. Il rapporto, però, non potrà esaurirsi lì: «Milano – auspica – dovrà partecipare al Consorzio portando un contributo in termini di idee e, possibilmente, economico. Potremmo iniziare a ragionare sull’attivazione di scambi di mostre tra Palazzo Reale e la reggia. Sarebbe un’occasione importante per una città, come Monza, che aspira a diventare un punto di riferimento anche sotto il profilo turistico».
Le premesse, assicura il neo consigliere, sono molto incoraggianti: «I numeri dei visitatori – nota – sono in crescita e nel weekend di ferragosto sono stati registrati 3.000 ingressi. Sono cifre che ci portano a livello di Ferrara, una città che dal punto di vista turistico ha sempre ottenuto standard più elevati dei nostri».