Monza, mamma lancia la raccolta fondi per mandare il figlio invalido all’università

La storia di Helga e di Julio, madre e figlio di Monza: lui a settembre inizierà l’università, ma una invalidità al 100% rende necessaria la presenza di una persona che lo assista. Ecco quindi l’idea della raccolta fondi.
L’università - foto rawpixel.com/it.freepik.com
L’università – foto rawpixel.com/it.freepik.com

Julio è un ragazzo monzese di 19 anni e il prossimo autunno andrà all’università. Tutto normale, a prima vista. Ma Julio è invalido al 100%: ha problemi di udito e una vista ridottissima. Mamma Helga Stella ha contratto la rosolia al terzo mese di gravidanza e dopo aver scoperto la malattia del feto è rimasta sola. Sola con il suo Julio al quale ha trasmesso la voglia di non arrendersi mai. Mamma e figlio non vogliono arrendersi nemmeno ora che è sopraggiunto un nuovo problema. Julio è un ragazzo intelligentissimo che ama molto studiare e ha superato brillantemente il test di ingresso al Naba, la Nuova accademia di belle arti di Milano.

Monza, mamma lancia la raccolta fondi per mandare il figlio invalido all’università
Julio che vuole andare all’università

Per poter frequentare il percorso di studi ha, però, bisogno di essere assistito da un tutor che può essere un parente, un amico, un conoscente.
Mamma Helga che è insegnante, non ha il tempo necessario per stargli vicino. Non può certo licenziarsi e non ha parenti stretti che possano aiutarla. Per questo ha avuto un’idea: attivare una raccolta fondi in rete per “Portare Julio all’Università”sul sito Eppela.

“Non servono competenze particolari – spiega Helga – solo la disponibilità a seguire Julio cinque giorni la settimana, dal lunedì al venerdì, per circa 20-25 ore. Io non ho la possibilità di retribuire la persona che starà accanto a mio figlio e per questo mi affido al buon cuore di chi vorrà aiutarmi. Mi fa soffrire l’idea che la cultura, la libertà di pensiero, la meraviglia dell’istruzione e della conoscenza possano essere ostacolati da uno stipendio che non è sufficiente”.

Helga non può nemmeno contare su contributi statali. Nel caso di Julio non è prevista la tutela della Legge 68/1999 riservata alle categorie protette. Nella sua ancora giovane vita Julio è stato sottoposto a tredici interventi per migliorare la sua condizione e grazie al suo coraggio e alla sua determinazione ha sempre continuato a studiare e a sognare.