Confessore apprezzatissimo, un passato di “frate operaio” e uno stimato artista. Questo era frate Pierangelo Pagani che si è spento domenica all’età di 81 anni. Era il frate più anziano della fraternità dei Frati Minori di Santa Maria delle Grazie di Monza, dove abitava dal 2010. Era malato da qualche mese e negli ultimi giorni si era aggravato. Originario di Cividino di Castelli Calepio, in provincia di Bergamo, aveva iniziato a frequentare da ragazzino i frati nel suo paese natale. Era poi entrato in seminario a Rodengo Saiano e aveva conseguito a Roma la Licenza in Teologia. Sacerdote dal 1967, frate Pierangelo ha fatto parte di una fraternità di frati operai e ha prestato servizio come infermiere in ospedale. Alla pratica univa una grande vena artistica tanto che già nel 1977 collaborò alla realizzazione della cappella del Seminario minore di Bergamo.
Le sue “specialità” erano le vetrate, le ceramiche e i mosaici che progettava e realizzava con amore, dedizione e grandi capacità. Le sue opere si possono ammirare in Italia e persino ad Hong Kong. Nel chiostro del convento monzese di Santa Maria delle Grazie sono esposte le ceramiche che raccontano il Cantico delle Creature e a breve saranno collocate alcune maioliche che illustrano la Perfetta Letizia. Queste ultime sono il lavoro che ha accompagnato gli ultimi mesi di vita di frate Pierangelo nel laboratorio del convento monzese.
Un lavoro a cui teneva moltissimo e che non ha mai abbandonato nonostante i suoi problemi di salute. Frate Pierangelo era amatissimo dai tanti fedeli che frequentano il santuario monzese. La notizia della sua morte è stata accolta con profonda tristezza da coloro che vedevano in lui una persona di grande bontà, umanità, disponibilità. C’è chi ricorda il suo sorriso, la sua capacità di incoraggiare le persone anche nei momenti difficili, la sua attenzione nel momento della confessione.
Le esequie di frate Pierangelo saranno celebrate lunedì 14 marzo alle 16 nel Santuario delle Grazie. Al termine della funzione la salma verrà portata a Cividino, nella chiesa di San Giovanni Battista, dove mercoledì 16 marzo alle 15 è in programma una seconda celebrazione.