Meglio non farlo arrabbiare, prima che si strappi le vesti e usi i suoi fortissimi muscoli. Clienti immobili, ma non per la paura, quelli che sabato sera a Monza si sono trovati come vicini di tavolo Lou Ferrigno, più noto come l’incredibile Hulk.
L’attore americano, classe 1951, volto del famoso telefilm che ha spopolato negli anni Settanta e Ottanta anche in Italia, sabato sera ha scelto con il suo staff il “Ristorante del Centro” per la cena dopo una giornata di lavoro negli studi televisivi di Milano registrando una trasmissione che andrà in onda nei prossimi mesi.
Venire a Monza non è stata una scelta casuale. Ad ingaggiarlo e portarlo in Italia i monzesi Cristina Catullè e il figlio Andrea: questo l’ennesimo colpo messo a segno dall’agenzia “International Artists Entertaiment” fondata da Mike Bongiorno e Franco Catullè, scomparso poche settimane fa a 72 anni a causa della Sla.
Catullè è stato il manager italiano delle star di Hollywood, l’uomo che per trent’anni ha portato nelle maggiori trasmissioni televisive i vip d’Oltreoceano e ha fatto spiccare il volo a tanti cantanti e artisti. L’ultimo suo colpo era stato a dicembre, quando era riuscita a portare a Canale 5 Mike Tyson.
“Lou Ferrigno ha apprezzato molto Monza, la sua gente e anche la sua tavola – ha commentato Cristina Catullè, che ha sempre lavorato accanto al marito Franco – Scegliendo un menù a base di pasta e di pesce, accompagnato da vino italiano. Ha voluto ringraziare personalmente lo chef Paul e il responsabile di sala Angelo, firmando gli autografi ai tanti che lo hanno riconosciuto”. E postando subito la sua cena anche sul suo profilo facebook, ribadendo nell’occasione il suo orgoglio di avere origini italiane.
“Sono molto legato all’incredibile Hulk – ha spiegato Ferrigno al Cittadino sabato mattina in un noto hotel milanese – Mi fa piacere che sia ancora guardato dai bambini di oggi. Hulk è un personaggio positivo, tanto che alcuni ragazzi con un’infanzia difficile grazie ad Hulk e al suo cuore buono hanno imparato a distinguere il bene dal male”.