E’ iniziata da oggi a Monza la lotta su larga scala all’arresto cardiaco. Nei punti più affollati della città sono comparse le teche che racchiudono i defibrillatori, macchine salvavita che erogano la scarica elettrica in grado di far tornare al ritmo naturale il cuore colpito da fibrillazione. L’iniziativa , di Brianza per il cuore, vede già impegnati sul campo, perché istruiti con corsi di formazione, oltre 500 persone.
Ma la novità dei nuovi defibrillatori consiste nel fatto che essi possono esser usati da chiunque: appena si apre la teca, il gps mette in comunicazione l’utente con il 118. Un operatore spiegherà che cosa fare nell’emergenza. Il cittadino così potrà evitare telefonate, ed usare le mani per defibrillare: oltretutto la macchina salvavita non funziona in caso di manovra errata e non eroga la scarica se il paziente non ha la fibrillazione.
L’associazione e anche il sindaco Roberto Scanagatti, presenti alla cerimonia ufficiale del “via” all’operazione, invitano ad iscriversi ai corsi gratuiti. (www.brianzaperilcuore.org). Il progetto, che si è avvalso della tecnologia Philips Iredeem, è costato 110mila euro, spesa sostenuta dalla associazione grazie a donazioni di privati, enti e club di servizio.
Le teche sono ben visibili: contrassegnate da un cartello verde con la scritta “Dae” (defibrillatore automatico esterno), sono colorate di giallo e contengono una valigetta rossa, la custodia del defibrillatore. Ecco i luoghi dove sono rintracciabili: stazione ferroviaria, piazza Trento e Trieste, area Cambiaghi, piazza Garibaldi (tribunale), largo Mazzini angolo via Italia, piazza Carrobiolo, via Ugo Foscolo (cimitero), via Pelletier, area scuole; cinque si trovano al parco, agli ingressi di Monza e Villasanta, in villa Mirabello, a cascina del Sole, al bar con spogliatoi della montagnetta.
Questi nuovi dae si aggiungono ai 30 già distribuiti in centri sportivi e scuole di Monza e al centinaio distribuiti in diversi paesi della Brianza.