Il centro di prima accoglienza dei richiedenti asilo di via Spallanzani a Monza non sarà smantellato per almeno quattro anni: il punto fermo è stato messo dal Comune che ha assegnato la struttura in diritto superficie alla rete Bonvena fino al 31 dicembre 2020.
Le associazioni che curano l’ospitalità dei profughi per conto della Prefettura verseranno ogni anno nelle casse del municipio un canone di 46.400 euro, calcolato sulla base del bollettino che rileva i prezzi del mercato immobiliare nell’area compresa tra il quartiere San Giuseppe e i viali Campania e Romagna. I gestori dovranno sborsare la stessa cifra, oltre al saldo per le utenze, per il 2016 e 30.930 euro per gli otto mesi di utilizzo nel 2015 in aggiunta a 10.771 euro per le bollette che vanno sommati ai 5.386 già pagati. Nei prossimi mesi dovranno anche avviare alcuni interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento degli impianti per un valore di 73.239 euro, Iva esclusa.
«I lavori – spiegano dal Consorzio Comunità Brianza, capofila della rete Bonvena – ci consentiranno di riorganizzare gli spazi interni in modo da eliminare le tende montate nel cortile e mantenere la capienza di posti. Apporteremo anche alcune migliorie in modo da adeguare la struttura alle nostre esigenze».
Allo Spallanzani proseguirà, quindi, il continuo ricambio di migranti che dopo il loro arrivo in Brianza alloggiano nell’hub circa un mese prima di essere distribuiti in appartamenti in città e nel resto della provincia. Il piccolo cantiere non dovrebbe, in ogni caso, aumentare di molto la cinquantina di letti.
«Ci siamo limitati – commenta il vicesindaco Cherubina Bertola – a mettere ordine a una situazione che dura dal 2014. Il flusso dei profughi non si fermerà in tempi brevi e, di conseguenza, anche nei prossimi anni avremo bisogno di strutture attrezzate».
Lo Spallanzani, in quanto hub, continuerà a funzionare anche se dovessero essere riaperti i Cie, annunciati dal ministro dell’Interno Marco Minniti, così come non sarà chiuso dopo l’entrata in vigore dell’accordo firmato da Governo e Anci che prevede la distribuizione dei profughi nei comuni sul modello dei progetti Sprar. Gli amministratori sono in attesa della pubblicazione delle circolari con cui verranno definite le modalità di applicazione dell’intesa.
La Prefettura, intanto, ha prorogato le convenzioni con i titolari dei programmi di accoglienza, tra cui la rete Bonvena. Nelle prossime settimane, inoltre, dovrebbe pubblicare i bandi per individuare i gestori dei posti letti per il 2017: nelle ultime settimane, complice il freddo e le cattive condizioni del mare, in Brianza non sono arrivati nuovi richiedenti asilo che rimangono fermi a circa 1.650.