Inizierà a gennaio la coprogettazione finalizzata al recupero dell’ex lavatoio di via Marsala. Lo ha annunciato l’assessore al Governo del territorio, Marco Lamperti, rispondendo alle domande dei membri della consulta San Carlo San Giuseppe che da anni chiedono che venga recuperato quell’angolo del quartiere oggi in stato di totale abbandono.
La struttura, che si trova tra le vie Agnesi e Pacinotti, è stata sede di associazioni fino agli anni Ottanta e oggi versa in stato di degrado, pesantemente ammalorata e utilizzata negli anni come rifugio di fortuna per senza fissa dimora. Già in passato Lamperti aveva assicurato l’intento dell’amministrazione di salvare e riqualificare quella che è una testimonianza architettonica di inizio Novecento. «L’intenzione– ha spiegato Lamperti – è quella di recuperare tutto l’edificio compresa la tettoia che andrà ovviamente abbattuta e ricostruita». Lo spazio lungo via Agnesi non offre spazi particolarmente ampi, l’idea potrebbe essere quella di destinare l’edificio alle associazioni per alcune sedi. Quello che era il corpo docce, a ridosso dell’attuale sede della Croce Rossa, potrebbe essere destinato proprio alla Cri per implementare gli spazi.
Monza: l’ex lavatoio di via Marsala, le rassicurazioni di Lamperti
«I lavori di riqualificazione dell’ex lavatoio rientrano già nel piano delle opere pubbliche. Penso che per la fine del 2024 si possa iniziare con il cantiere», ha spiegato Lamperti, che per lo spazio sotto la tettoia ha le idee chiare.
«Ho tanti progetti per quell’angolo, mi piacerebbe che si riuscisse a realizzare un bar, un locale che possa fungere da presidio nel quartiere», ha spiegato.
La riqualificazione anche del lavatoio completerebbe il restyling dell’area passato attraverso la realizzazione della Coop di via Marsala e soprattutto il recupero dell’ex Cgs che oggi accoglie gli studenti del Porta e da quest’anno anche gli allievi del liceo musicale Zucchi.