Monza, la sfida di due cugini cinquantenni: “Addio vecchio lavoro, viva il gelato”

Stanchi di ingoiare i bocconi amari di un lavoro che ormai non li entusiasmava più, hanno deciso di addolcirsi la vita e di aprire una gelateria. La storia di due cugini che a 50 anni hanno lasciato la vecchia occupazione e investito i risparmi per realizzare il loro sogno.
Monza, la sfida di due cugini cinquantenni: “Addio vecchio lavoro, viva il gelato”

Stanchi di ingoiare i bocconi amari di un lavoro che ormai non li entusiasmava più, hanno deciso di addolcirsi la vita a suon di panna e cioccolato. Prodotti da loro, naturalmente. Una scelta coraggiosa quella abbracciata dai cugini Davide Forgia e Vito Di Stefano che a 52 anni, alle quantità industriali di Malox per curare i mal di stomaco per un lavoro che non li stimolava, hanno deciso di investire gran parte dei loro risparmi per realizzare il sogno di una vita: aprire una gelateria.

Un sogno diventato settimana scorsa realtà quando, in molti, malgrado il tempo non proprio invitante, hanno raggiunto la gelateria di via Vittorio Veneto, a Triante; e tra i clienti anche Giacomo del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo.
«Era da tempo che solleticavamo questa idea – raccontano Davide direttore amministrativo e finanziario in diverse società, e Vito, laureato in architettura e a lungo venditore di software per la pubblica amministrazione – Alla fine si sono allineate una serie di circostanze che ci hanno condotto alla scelta di abbandonare il nostro impiego, per metterci in proprio». Chi fin da subito era apparso più deciso era Vito che da sempre appassionato di gelati e di pasticceria, ha partecipato a fiere ed eventi del settore, informandosi poi sulle modalità per avviare un’attività.

«Ho anche fatto uno studio di mercato sulla città – racconta – Individuando in Triante una location perfetta. Un quartiere di circa 15mila abitanti dove manca una gelateria d’asporto». Ma soprattutto un quartiere che i cugini gelatai conoscono molto bene, vivendoci da anni. Così che, individuato anche un locale adeguato ai loro progetti, il 7 gennaio hanno iniziato a rimboccarsi le maniche, lavorando sodo per poter aprire l’attività. Ma oltre a gestire il negozio, i cugini si sono messi anche dietro il bancone imparando a produrre il gelato.

«Volevamo qualche cosa di nostro – proseguono – Senza affidarci a franchising. Da qui l’idea di imparare il mestiere da due maestri gelatai di Legnano e nella loro bottega del Vanilla Lab abbiamo imparato i segreti del mestiere». Un mestiere che va via via affinato, e ampliato con nuove proposte e novità.Certo non sono mancati momenti di titubanza perché, soprattutto in questo periodo di crisi, un lavoro anche se mal pagato e poco entusiasmante, deve essere comunque considerato una fortuna.

«Abbiamo l’entusiasmo di due ventenni ma i piedi per terra di due cinquantenni – precisano – Certo i nostri parenti quando hanno ricevuto la notizia hanno sollevato parecchie perplessità». Ma la voglia di realizzare un sogno, malgrado i primi capelli, bianchi ha avuto la meglio. «Crediamo molto in questa attività – concludono – Con il sogno non solo di far decollare la gelateria, ma anche di trasformarla in un luogo di aggregazione e di incontro nel quartiere».