Alla ricerca delle zebre perdute. La caccia si svolge nel quartiere di Triante a Monza, dove gli esemplari sono ormai in via d’estinzione. Un tempo si potevano scorgere a tutti gli incroci, nei pressi degli asili e delle scuole. Ci si imbatteva nelle loro strisce in quelli che sembravano essere i punti più importanti del quartiere: la farmacia, il supermercato, il cinema. E poi? Trascurate, hanno iniziato a farsi vedere sempre di meno.
Ma non sono solo le strisce pedonali a mancare in uno dei quartieri più residenziali e borghesi della città: è l’intera segnaletica orizzontale ad aver bisogno di una bella rinfrescata. La segnalazione arriva alla redazione mobile di piazza Roma e, verificata, porta all’infruttuosa ricerca di frecce direzionali e segnali di precedenza, strisce longitudinali di arresto e strisce tratteggiate. In via Oslavia, ad esempio, quello che resta della segnaletica è l’asfalto. Cioè nulla. Non si scorgono tratti bianchi per alcun tipo di indicazione.
Via Sempione, via Monte Bianco e via Monte Bisbino non sono da meno: le strisce si trovano esclusivamente di fronte ai portoni di ingresso delle scuole. Come attraversare nei dintorni di quelle strade per raggiungere gli istituti resta a discrezione dei pedoni. La situazione peggiora decisamente lungo via Vittorio Veneto, dove non si vedono più nemmeno le strisce gialle che, in passato, delimitavano la fermata degli autobus. Via Carlo Emanuele e via Alberto I restano regno incontrastato dell’asfalto.
Per attraversare via Pitagora e via Vittor Pisani bisogna fare affidamento esclusivamente ai semafori pedonali collocati nei pressi dell’incrocio di via Cavallotti. E la principale arteria del quartiere non versa certo in condizioni migliori: da viale Lombardia agli istituti superiori la caccia prosegue, con scarsi risultati.