Monza, la passerella di viale Stucchi aperta insieme al cantiere: «La uso, ma è un pericolo»

La passerella ciclopedonale su viale Stucchi a Monza è di fatto aperta, ma al tempo stesso è sede di un cantiere che sta eseguendo alcuni interventi di ristrutturazione. Un lettore racconta di utilizzarla per superare il vialone: «In mancanza di divieti espliciti le persone, io per primo, se ne servono anche se mancano le condizioni di sicurezza», racconta un lettore.
La passerella
La passerella

La passerella ciclopedonale su viale Stucchi a Monza, utilizzata abitualmente dai residenti del quartiere Libertà – pedoni e ciclisti – per oltrepassare il viale e recarsi in tutta sicurezza a fare la spesa al supermercato, è di fatto aperta, ma al tempo stesso è sede di un cantiere che sta eseguendo alcuni interventi di ristrutturazione. Una situazione, quindi, incompatibile con il passaggio delle persone.

“I lavori proseguono a cantiere aperto – segnala un lettore che l’ha utilizzata per recarsi al supermercato – La rampa di accesso è stata transennata, ma le scale a chiocciola sono accessibili a tutti. In mancanza di divieti espliciti e ben segnalati le persone, io per primo, si servono di questo comodo passaggio anche se mancano le condizioni di sicurezza. A mio avviso si dovrebbero mettere delle barriere per impedire l’accesso”.

La passerella era stata chiusa a fine ottobre per consentire l’effettuazione di necessari lavori di sistemazione.

Monza, la passerella di viale Stucchi aperta insieme al cantiere: «La uso, ma è un pericolo»
La passerella

“Il cronoprogramma – continua il lettore – prevedeva il termine delle opere al 31 dicembre. Purtroppo, non è stato così e la mancanza di un collegamento tra il quartiere Libertà con il lato opposto del viale Stucchi costituisce un problema”.

Quando la passerella era inaccessibile non era raro vedere persone che a piedi o in bicicletta sfidavano il traffico veloce per attraversare la strada.

“Ora, però – conclude il lettore – con la passerella in queste condizioni sarebbe il caso di impedire a chiunque di utilizzarla. La pavimentazione non è ancora stata realizzata. Mancano i parapetti, al posto dei quali vi sono delle barriere provvisorie che arrivano si e no alle ginocchia. Se qualcuno si affaccia o scivola, rischia di cadere di sotto con le conseguenze del caso”.