Dopo l’annuncio, otto mesi fa, che in via Valosa di Sotto, a Monza, sarebbe stata realizzata una nuova palestra a disposizione dei cittadini di San Fruttuoso e delle società sportive, dopo gli scontri accesi fuori e dentro la consulta che hanno letteralmente spaccato il quartiere, ora San Fruttuoso si chiede che fine abbia fatto quel progetto annunciato dall’assessore all’Urbanistica, Martina Sassoli, e di cui non si è poi più parlato.
E proprio all’assessore Sassoli è rivolto il messaggio sullo striscione che è comparso nei giorni scorsi sulla cancellata che circonda il campo da calcio comunale che dovrebbe essere smantellato per fare spazio alla nuova struttura sportiva.
“Prima prometti poi annunci…cara Martina maaa la palestra where is?” si legge sul lungo striscione. «Sul progetto della palestra di via Valosa manca ancora l’approvazione della Provincia», fanno sapere dal Comune. Notizie che anche Mauro Mantica, tra gli iscritti alla consulta e presidente del comitato San Fruttuoso bene comune, ha confermato durante l’ultima seduta della consulta che si è svolta lo scorso 24 gennaio.
«Sappiamo che sono in corso interlocuzioni tra l’amministrazione e la Provincia dal momento che, come avevamo già sottolineato nei mesi passati, quella di via Valosa di Sotto è un’area di interesse provinciale. La decisione di costruire su quel terreno dovrà quindi necessariamente essere approvata dall’Ente provinciale, e passare dalla votazione in consiglio comunale. Non basterà una decisione solo della giunta», precisa Mantica.
Dunque per ora tutto è sospeso, in attesa che la situazione si sblocchi, e a cinque mesi dal termine del mandato della giunta di Dario Allevi. «Non siamo mai stati contrari ai due interventi annunciati dall’assessore Sassoli: la palestra e il nuovo centro civico. Sono progetti che mancano al quartiere, ma non va bene che si pensi di urbanizzare un’area verde per realizzarli – ha aggiunto Mantica -. Se si costruissero la palestra, il centro civico e il parcheggio, più del 60% dell’area sarebbe cementificato».
Sarah Valtolina