Sventa il tentato furto nei garage lanciando in piena notte l’allarme sul gruppo condominiale di WhatsApp. Palazzina social quella nel rione Cristo Re a Monza che nella notte tra lunedì e martedì è riuscita a sventare un furto, facendo catturare anche uno dei due presunti malviventi.
Tutto è accaduto nel giro di pochi minuti. Alcuni condomini rincasando si sono imbattuti in due sconosciuti che indossavano sciarpa e occhiali e che stavano armeggiando in un garage, probabilmente con l’intento di rubare un’automobile.
Disturbati i due si sono allontanati, mentre gli inquilini, saliti a casa, hanno raccontato l’accaduto alla madre. Che ha lanciato immediatamente un messaggio sul gruppo WhatsApp del condominio.
Non sapendo che, a quell’ora, la sua vicina di casa aveva lasciato il telefono acceso e udito il messaggio si è svegliata nel cuore della notte. Un velocissimo scambio di informazioni e la telefonata alle forze dell’ordine con il rapido arrivo della pattuglia dei carabinieri. Che giunta sul posto è riuscita a bloccare uno dei due presunti ladri.
Nel frattempo le due inquiline continuavano a chattare e scambiarsi messaggi aggiornando il gruppo condominiale sui vari passaggi della vicenda mentre dalla finestra cercavano di individuare cosa stesse accadendo nei box. Fino a quando i militari hanno fermato uno dei due sconosciuti e le inquiline social hanno potuto finalmente tornare a letto rassicurando tutti i condomini con l’ultimo messaggio che annunciava il fermo di uno dei due.
E il mattino dopo, al risveglio e alla riaccensione degli smartphone gli inquilini della palazzina si sono trovati la sorpresa. Un bollettino aggiornato di quanto accaduto quella notte e soprattutto di quel tentato furto sventato grazie alla rapidità di comunicazione via social.
«L’idea di costituire un WhatsApp condominiale è venuta alcuni mesi fa al portinaio – spiega una delle due inquiline che ha sventato il tentativo di furto – Un modo per conoscerci e per scambiarci informazioni, soprattutto riguardanti la vita condominiale. Peraltro qualche volta organizziamo anche dei momenti di festa nella sala riunioni».
Ma questa volta i messaggi sono serviti a evitare di finire sotto le grinfie della banda bassotti. «A quell’ora stranamente non c’era nessun uomo sveglio – continua – Ma il tam tam di messaggi e la telefonata immediata alle forze dell’ordine ha permesso di far catturare almeno uno dei ladri».