Monza, la nipote di Clelia Grafigna alla Villa reale per scoprire il leggendario quadro della nonna

Non avrebbe mai pensato di vederlo davvero: aveva solo un’immagine in casa, a Genova. Poi ha scoperto che il quadro della nonna Clelia Grafigna esiste ancora ed è alla Villa reale di Monza. E finalmente ha potuto osservarlo.
Monza: Anna Zunino alla Villa reale davanti al quadro della nonna
Monza: Anna Zunino alla Villa reale davanti al quadro della nonna Fabrizio Radaelli

La nonna, Clelia Grafigna, le raccontava spesso di quel quadro realizzato per la Regina Margherita, raccogliendo rami, fiori secchi, muschi e sugheri. Mercoledì 2 giugno Anna Zunino, 87 anni, è arrivata a Monza da Genova dove vive, solo per ammirare quel quadro realizzato dalla nonna e che dal 2019 è esposto all’interno degli appartamenti della regina.

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«Mia nonna ne sarebbe felicissima – spiega – per i 30 anni che ha vissuto con me i miei fratelli fino alla morte nel 1964 ha raccontato la storia di quell’opera. Il lavoro di raccolta di erbe, legni, sugheri intorno a Genova, la richiesta di avere una fotografia di Villa Reale per poterla riprodurre con la tecnica del collage, un anno e mezzo di paziente lavoro tra il 1898 e il 1899 prima di far recapitare il dono alla Villa reale di Monza».

Monza, la nipote di Clelia Grafigna alla Villa reale per scoprire il leggendario quadro della nonna
Anna Zunino con la riproduzione del quadro

Per un curioso intreccio di storie, 120 anni dopo la sua realizzazione, l’autrice del quadro ha non solo un nome, ma anche una storia da raccontare. Non si tratta di una dama di compagnia della regina Margherita come si è creduto fino ad oggi, ma dell’opera di una donna che è stata un’imprenditrice moderna ante litteram.

«Mia nonna aveva un atelier di abiti per bambini nel centro storico di Genova – racconta la nipote – aveva diverse lavoranti e realizzava abiti da cerimonia dal battesimo alla prima comunione, ma anche cappottini eleganti con tasche applicate che erano i preferiti dalla regina per il figlio Vittorio Emanuele».

La titolare dell’atelier “Sorelle Grafigna” nel centro storico di Genova aveva anche un talento artistico: «Intorno al 1896 aveva partecipato ad un concorso artistico a San Pier D’Arena con un quadro in carta di sughero con la stessa tecnica di quello esposto a Monza- spiega la nipote- i giurati ne rimasero molto colpiti e la invitarono a realizzarne uno per la Regina».

Clelia Grafigna si mise all’opera, si fece inviare da Monza una fotografia della reggia che la nipote ancora conserva, riprodusse la facciata minuziosamente, raffigurò la regina, la dama di compagnia e un gruppo di bambini che vestì con i colori della bandiera italiana. Per la cornice ricamò delle margherite, mentre in cielo immaginò due uccellini che trasportavano dei fiori “non ti scordar di me”. Quasi un messaggio per la sovrana.

La regina infatti non dimenticò quel dono e nell’agosto del 1899 Clelia Grafigna ricevette una lettera di ringraziamento firmata dal cavaliere d’onore di sua maestà accompagnata da una spilla gioiello con cifre reali da cui non si è mai separata. “Con questo prezioso dono – si legge nella lettera incorniciata a casa di Anna Zunino- è intendimento dell’Augusta Sovrana di dare a Signoria Vostra un contrassegno di gradimento e di benevolenza per i devoti sentimenti che Ella le attestava offrendole in omaggio un artistico lavoro in carta di sughero”.

È dal 1964, anno della scomparsa della nonna che Anna Zunino cerca quel quadro. Nel 2019 grazie ad internet l’amica di una nipote ha trovato un articolo che ne annunciava il prestito alla Reggia di Monza dalle collezioni del museo di Capodimonte dove è sempre stato conservato. «È stata una sorpresa – racconta Zunino – non vedevo l’ora di vederlo, ma la pandemia ci ha fermato per un anno e mezzo, ma ora sono qui davanti a quest’opera che racchiude molto della storia d’Italia e della mia famiglia».