Monza, la kermesse di Tomorrowland porta 15mila persone in autodromo – FOTO

FOTO - La manifestazione dance collegata principalmente con il Belgio ma anche con altre sedi sparse per il mondo per la prima volta è arrivata in Italia con 15mila persone a Monza nella struttura dell’autodromo
Tomorrowland
Tomorrowland Fabrizio Radaelli

Coroncine di fiori e trucchi brillantinanti per le ragazze, tattoo e decorazioni glitter per tutti. Costumi da bagno, voglia di provocare e soprattutto di divertirsi. Selfie, tanti. Tantissimi. Per stare insieme, connessi. “Unite with”. La dance globale ha scatenato i 15mila fan che sabato sera hanno gremito l’autodromo di Monza per il raduno della prima edizione in Italia di Unite with Tomorrowland.

Un evento mondiale, il più grande festival dance che ha come punto di riferimento Boom in Belgio con centinaia di migliaia di presenze divise tra Spagna, Taiwan, Libano, Abu Dhabi, Malta, Messico. Un evento in collegamento con le altre sedi della manifestazione che è stato preceduto da una giornata all’insegna della musica, sempre in autodromo, fin dalle 12 (assenti dell’ultimora Albertino per motivi tecnici e Marnik in polemica). La location si è progressivamente riempita e ogni angolo di verde è diventato uno spazio utile per ricaricarsi o assistere allo spettacolo lontano dalla folla (anche se poi in rete qualcuno farà notare che qualche panchina sarebbe stata gradita. Nota insieme ai token per i pagamenti, polemica già registrata agli iDays).
Pubblico da tutta Italia e dall’estero, tanti in trasferta da sud – da Ladispoli una compagnia ha festeggiato un addio al celibato – diverse le bandiere dal mondo presenti come richiesto dagli organizzatori.

Fauni trampolieri, un galantuomo steampunk, fachiri e fatine a ballare tra il pubblico, senza sottrarsi alle immancabili fotografie, nell’atmosfera creata dalla scenografia del palco fantasy colorata da giochi di fuochi, fumi, coriandoli, luci. Un link con le coreografie (quasi) stile cirque du soleil di Boom.

Il collegamento con il Belgio è partito alle 20.50 dopo il tris live Klingande, Malaa, Martin Solveig: poi via via ecco tutte le altre nazioni collegate e gli show programmati di Afrojack (suo l’omaggio ad Avicii con Wake me Up) che ha coinvolto anche i monzesi con il “best sit down ever” (così l’ha descritto il presentatore belga) quando ha fatto sedere tutti prima di farli scatenare facendo ripartire la musica, Armin Van Buuren (e il suo sorriso), Dimitri Vegas & Like Mike. Tutto in diretta mondiale con i 15mila di Monza coinvolti nella grande kermesse dance. Parola d’ordine della giornata: puts your hands up. Mani al cielo e divertimento.