Il primo intervento è stato su due donne operate per una patologia dell’utero. Alla fine della settimana sono stati 11 gli interventi eseguiti con l’utilizzo di un robot all’ospedale San Gerardo di Monza con tre équipe coinvolte, appartenenti alle Unità operative di Ginecologia, di Chirurgia Toracica e della Chirurgia Generale. “Un pezzo di storia del San Gerardo”, fa sapere la struttura che si appresta a celebrare gli 850 anni di vita.
Monza: la chirurgia robotica debutta al San Gerardo, diverse applicazioni di chirurgia mininvasiva
Il primo a intervenire è stato il professor Fabio Landoni, direttore della Clinica di Ginecologia e coordinatore del progetto di introduzione del robot al San Gerardo. La nuova modalità chirurgica si attua nell’ambito di una programmazione regionale di diffusione del nuovo approccio e soprattutto dell’impegno di medici e infermieri che hanno accolto con entusiasmo questa nuova possibilità.
Monza: la chirurgia robotica debutta al San Gerardo, come funziona
Il sistema robotico al San Gerardo verrà utilizzato per la chirurgia mininvasiva e troverà diverse applicazioni, dall’urologia alla ginecologia, dalla chirurgia toracica alla chirurgia generale e successivamente per la cardiochirurgia e per l’otorino.
In pratica il chirurgo non è fisicamente in sala operatoria ma opera collegandosi da una postazione da cui manovra i bracci del robot con gli strumenti che effettuano piccole incisioni. Nei casi indicati per questa metodologia, i benefici per i pazienti sono notevoli in termini di dolore, degenza e recupero.
Le due pazienti, operate dal professor Landoni, sono state dimesse il giorno dopo l’intervento.
Monza: la chirurgia robotica debutta al San Gerardo, i vantaggi
«I vantaggi di una chirurgia assistita dal robot non sono solamente la possibilità di una chirurgia immersiva in 3D con capacità di ingrandimento di 10 volte dell’immagine, ma anche la possibilità di operare a pochi millimetri, a migliaia di chilometri di distanza senza tremori. Ulteriore vantaggio è la mobilità degli strumenti che ruotano a 360 gradi con una mobilità superiore alle nostre articolazioni», sottolinea Landoni.
Con l’unità di ginecologia coinvolte anche la Chirurgia Toracica diretta dal professor Francesco Petrella e la Chirurgia Generale del professor Marco Braga, con chirurghi, coordinatori, infermieri, anestesisti, Oss.
«Il team infermieristico dedicato alla chirurgia robotica – spiega la dottoressa Lucia Alberti, responsabile infermieristica di “Area Dipartimentale Sale Operatorie” – ha collaborato in modo propositivo al progetto svolgendo un importante lavoro di squadra propedeutico all’avvio dell’attività. Questo è stato possibile grazie all’elevato livello di competenze specialistiche acquisite e all’importante stimolo di crescita professionale».