Monza, la bici salvavita di Andrea D’Ambrosio

L'invenzione del monzese Andrea D’Ambrosio: luci montate sulle ruote della bicicletta per renderla più sicura
D’Ambrosio con la sua bici speciale

Fatti notare”. È lo slogan che apre la home page del sito luxlights.it. L’idea è del ventiquattrenne monzese Andrea D’Ambrosio, oggi iscritto al corso di Linguaggio dei media all’Università Cattolica di Milano, fino a qualche anno fa studente all’istituto Hensemberger. «Per cinque anni ho percorso in bicicletta il tragitto da casa, in zona via Buonarroti, e la scuola – racconta -. La bici è sempre stato il mezzo più veloce, ed economico, per raggiungere la scuola, ma certamente non il più sicuro. Percorrevo il cavalcavia sulla stazione, poi via Manzoni e via Cavallotti, e in nessun tratto di strada ho mai potuto utilizzare piste ciclabili perché non ce ne sono. Nei mesi invernali, quando la mattina è ancora buio, e dopo le 16 inizia a calare la luce, usare la bicicletta è sempre stato pericoloso».

Monza, la bici salvavita: ha le luci montate sulle ruote

Fortunatamente ad Andrea D’Ambrosio non è mai capitato alcun incidente con la bici, ma cinque anni passati a schivare auto, bus e moto sono stati fondamentali per capire che si poteva “inventare” qualcosa per rendere più sicura la vita dei ciclisti urbani. È nata così l’idea delle luci montate direttamente sulle ruote della bicicletta. «Sono le stesse luci che vengono utilizzate per le auto: blu davanti e rosse dietro». Le sole luci in dotazione alla bicicletta, quella frontale e quella sul retro, non sono sufficienti, troppo piccole e spesso inutilizzate. «Prima di progettare il prototipo ho sentito diversi ciclisti, per capire da loro se il problema della visibilità fosse effettivamente condiviso». Gli studi di elettronica ed elettrotecnica hanno fatto il resto.

Monza, la bici salvavita: store online, già numerose prenotazioni

Le luci ideate da D’Ambrosio sono adattabili su tutti i modelli di bicicletta, anche quelle elettriche. Tre le versioni proposte: la sola luce sulla ruota davanti, due luci montate su entrambe le ruote e la versione con tre luci che comprendono anche l’illuminazione sotto il telaio. «Le luci davanti e dietro non consentono di vedere il ciclista quando, per esempio, si immette in una rotonda o a un incrocio. Con la terza luce si ottiene anche la visibilità laterale». Lo store on line è attivo dallo scorso 8 ottobre e sono più di una ventina le prenotazioni raccolte. Il sistema è semplicissimo. Le luci possono essere fissate alla forcella con delle fascette in velcro o con il biadesivo. Delle piccole clip sorreggono i fili che collegano i led alla power bank che li alimenta tramite un attacco usb. Basta collegare il filo e il gioco è fatto.