Un milione e mezzo di euro per rifare il ponte sul Lambro di via Colombo a Monza e per avviare il “pacchetto” di interventi di manutenzione che serviranno a gestire le priorità individuate sugli altri 34 manufatti monitorati: la cifra comparirà nel piano delle opere pubbliche già nella prossima annualità.
Lo anticipa il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Simone Villa, che mercoledì, assieme agli specialisti di 4 Emme Service di Bolzano (la società a cui l’amministrazione ha affidato l’incarico di monitoraggio), ha incontrato i referenti di Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, per cercare di trovare una soluzione alla riapertura del ponte a un passaggio ciclopedonale.
«Le prove di carico ci hanno confermato, allo stato attuale, l’impossibilità di riaprire il ponte anche solo al passaggio di pedoni e ciclisti – ha ricapitolato Villa – Abbiamo deciso, allora, di prendere in considerazione quella che era stata l’opzione suggerita dalla società di consulenza: una riapertura previa la posa di puntelli in grado di garantire la tenuta statica del ponte».
La presenza di puntelli di sostegno, però, potrebbe confliggere con il corso del Lambro, soprattutto nei suoi periodi di piena: «Non vorremmo potessero ostacolare il suo deflusso – ha proseguito il vicesindaco – da qui la volontà di confrontarci con l’ente che supervisiona il bacino idrico e di recepire eventuali prescrizioni».
Perché, in attesa del rifacimento del ponte, una soluzione dovrà essere trovata.
«Chi vive e lavora a ridosso di via Colombo sta vivendo momenti di disagio», ha aggiunto ancora Villa. Ristoratori e attività commerciali della passerella dei Mercati, di spalto Isolino e di spalto Santa Maddalena ormai da un mese si trovano a fare i conti con una diminuzione del passaggio, e di conseguenza, con un calo degli incassi che in queste settimane in molti casi ha sfiorato un – 40%: «Speriamo che una soluzione si trovi presto – hanno commentato, all’unisono – la situazione inizia a farsi davvero tesa».