Nel giro di un anno due insospettabili clienti avrebbero sottratto dalle quattro slot machine del centralissimo bar Zucchi, nell’omonima via, a Monza, migliaia di euro (il titolare stima 50mila). Hanno patteggiato la pena F.L. 49 anni, infermiere (8 mesi e 200 euro di multa) e G.D.S. 47 anni, muratore, (1 anno e 800 euro), entrambi monzesi, accusati di furto e processati per direttissima venerdì davanti al giudice Elena Sechi. Per tutti e due, incensurati, la pena è stata sospesa.
L’arresto è avvenuto giovedì sera ad opera dei carabinieri che già da mesi avevano avviato le indagini in seguito a numerose denunce da parte del titolare dell’esercizio pubblico il quale, lo scorso luglio, su consiglio del suo legale, ha deciso di installare una telecamera nascosta puntata sulle slot machine per pizzicare il ladro. Per un mese non è accaduto nulla finchè venerdì 11 settembre il titolare ha accertato un ammanco da una slot pari a 215 euro.
Visionando i filmati registrati dalla telecamera nascosta ha riconosciuto nel presunto ladro un suo cliente, G.D.S., che con le chiavi, probabilmente asportate al titolare, ha aperto i portamonete delle “macchinette”. Trascorsi tre gironi, lunedì dai filmati sono emersi altri due furti: in azione sempre G.D.S. ed altri soggetti in via di identificazione.
A quel punto i carabinieri decidono di intervenire: giovedì sera un militare si è appostato nella cantina del bar e attraverso la wi-fi del locale ha accesso in diretta alle immagini della telecamera nascosta. Attorno alle 18, G.D.S. e F.L. entrano in azione. F.L. fa da palo, G.D.S. con le chiavi apre il cassetto portamonete delle slot e sottrae del denaro, riversato in un contenitore di plastica.
Scatta un segnale e i due, usciti dal bar, sono immediatamente perquisiti. Addosso a F.L. i militari non trovano nulla, su G.D.S. 21 euro in monete da 1 e 2 euro. Scatta l’arresto in flagranza e i filmati non danno scampo. In aula davanti al giudice si avvalgono della facoltà di non rispondere.